28 7- Tra le caratteristiche del traffico adria-tico possiamo notare la corrente di trai-fici, che chiameremo longitudinali, tra il gruppo dell’Alto Adriatico e le coste orien-tali, e due correnti, che diremo latitudinali, l'una fra la Dalmazia e le Marche, l’altra fra la Puglia e l’Albania, Agli effetti del nostro studio, solo la prima di tali correnti riveste importanza, men-tre le due correnti latitudinali, essendo di minore entità data la economia delle regioni, interessano soltanto in quanto esercitano influenza concorrente con quella dei porti dell’Alto Adriatico. Ma a questi traffici interni del nostro bacino sovrasta per entità la corrente di transito che, superato il Canale d’Otranto, si dirige all’Orien-te e ai Paesi transoceanici. In questa corrente di transito internazionale sta la vera chiave di volta del problema dell’Alto Adriatico: si è già detto che Venezia, Trieste e Fiume possono svolgere la loro azione di attrazione dei traffici centroeuropei all'Adriatico oggi meglio di ieri; al fine di dimostrare il nostro asserto, crediamo opportuno di passare in rassegna minuta i porti adriatici, per prospettarne anche i caratteri salienti, la consistenza in atto o potenziale e la funzione in rapporto al dominio immediato o fluitante- La naturale divisione delle correnti di traffico ci porta a classificare i porti in: a) porti dell’Alto Adriatico; b) porti dell’Adriatico Occidentale; c) porti dell’Adriatico Orientale. Degli empori di queste due ultime classi proporremo un esame di scorcio, per rilevare solo la possibilità o meno di concorrenza con i centri dell’Alto A-driatico. Nella seconda parte del presente saggio prenderemo analiticamente in esame i porti dell’Alto Adriatico, per studiarne le condizioni geografico-ambientali, l’attrezzatura tecnico-meccanica e lo sviluppo del traffico mercantile marittimo nell’ultimo trentennio, con particolare riguardo agli effetti della concorrenza jugoslava. Anche gli empori occidentali ed orientali saranno da noi brevemente considerati, per presentare una visione il più possibile organica della attuale situazione economica adriatica.