45 33 e 34 S1 ® avuta una notevole ripresa anche in questo settore. Nel caso infine dei cereali, per cui la diminuzione considerevole si è manifestata esclusivamente nelle importazioni del grano (mentre per il mais si è avuto un lieve aumento), la perdita del movimento portuale è largamente compensata dal vantaggio deH’agricoltura nazionale, che, pur non essendosi verificato nel 1932, si è ripetuto negli ultimi due anni. Di fronte a queste diminuzioni, troviamo due indici confortanti nella costante a-scesa delle importazioni di olii minerali e petrolio, salite da 326 823 tonn. nel ’30 a 355-387 nel ’31, a 366.897 nel ’32, a 465.186 nel ’33 ed a 441.060 nel ’34 e nella comparsa per una cifra abbastanza significativa, di una voce nuova: i minerali metallici, di cui si importarono nel 1931 37 mila 241 tonn., nel ’32 38.962, nel ’33 38.342 e nel ’34 38.716, in seguito allo sviluppo delle nuove ed importanti industrie di Marghera per la produzione dell’alluminio e delle leghe metalliche leggere. Per quanto riguarda gli imbarchi, si rileva che anche nel 1931 la esportazione è salita (circa il 9% rispetto al 1930), si è mantenuta a questo livello nel 193?-, ed ha ripreso ad ascendere nel ’33; ma gli aumenti del ’33 sono tanto più confortanti, perchè non sono determinati, come in anni precedenti, dalle ceneri di pirite, scese anzi da 146.003 a 127.210 tonn. nel ’31, 82 mila 715 nel '32 e 50.664 nel ’33, ma dal grano, salito da 38.569 a 67.264 tonn. nel ’31, a 104.817 nel ’32 e 147.75t nel '33 e, soprattutto, dalle merci varie, in cui si è manifestata nel ’31 una ascesa del 38 °/Q, che meriterebbe di essere analizzata e spiegata nelle sue cause, che forse si devono ricercare nel minor costo dei trasporti marittimi per l’inoltro ad altri porti italiani. In tale aumento, che è tanto più significativo in quanto non si riscontra nel movimento di alcuni altri importanti porti, si può ritenere che abbia avuto notevole influenza la nuova sezione portuale di Marghera, il cui movimento portuale è in aumento sensibile anche per gli imbarchi. Infatti l’incremento di tale sezione appare costante e parallelo all ampliamento degli impianti; negli ultimi sei anni dei quali si conoscono le statistiche, esso ha seguito l’andamento seguente: Movimento delle merci a Marghera (in tonn.) Anno Sbarchi Imbarchi Totale 1929 579.461 140.485 719.496 '30 682.016 142.397 824.113 ’31 705.536 159.194 864.730 ’32 712.345 164.856 877.201 ’33 895.967 157.613 1.043.580 ’34 996.715 134.459 1.131.174 Di questo movimento, che rivela una ascesa così promettente, si può calcolare che almeno i due terzi siano dovuti ai bisogni dei grandi stabilimenti che si sono andati moltiplicando e perfezionando nella zona industriale ed ai grandi e modernissimi depositi che si sono andati costruendo per il sale e soprattutto per gli olii minerali. Vediamo ora i Paesi di destinazione e di provenienza delle correnti del traffico esaminato. Anzitutto è da notare che, mentre gli imbarchi per porti nazionali raggiungono in media il 43% dell’esportazione to-