i. Venezia si presentò nella lotta economica mondiale, a causa della rivoluzione operata nei mezzi di trasporto, in condizioni di assoluta inferiorità, sia nei confronti della sua funzione nazionale, sia nei riguardi della sua funzione di intermediaria fra l’Oriente e l’Europa centrale. Benché interessantissimo, dobbiamo tralasciare per ovvie ragioni l’esame del traffico affluito al porto di Venezia nel quarantennio che possiamo chiamare iniziale del suo esercizio, in quanto condizioni geografiche, politiche ed economiche non consentivano che lo scalo lagunare potesse ampliare il suo respiro per tutta la capacità dei suoi polmoni. Riguardo all’attrezzatura del porto in parola, è fuor di dubbio che si provvide con ragionevole cura solo negli anni immediatamente precedenti la guerra e dopo il 1922. Dalla seguente tabella appare il raffronto tra gli impianti esistenti nel 1919, quasi identici a quelli prebellici, e quelli realizzati alla fine del ’23. Meccanismi esistenti nel porto di Venezia Gru idrauliche Gru elettriche da tonn. } 1,5 < 10 -20 1 1,5 1,5- 3 3- - 6 10 -20 15 -30 Scaricatori a ponte Elevatori per cereali Montacarichi a ) Idr. Argan. ( g, Trasportatori a teleferica Totale meccanismi 3 1 0,4 1,5 Numero 1919 ’23 '34 52 73 7 9 42 3 1 1 4 8 23 1 102 Potenzialità di sollevamento installata 1919 ’23 15 20 3 48 12 8 0,4 15 121,4 10,5 81 6 20 30 8 12 8 33 208,5 ’34 7 13.5 128 15 20 30 12 12 8 34.5 3,7 283,7 Inoltre le banchine da 4.150 mq. sono salite a 4.226; le calate sono restate in 41.436 mq.; gli impianti ferroviari sono saliti da 82.000 a 94 000 m. Pur restando imprecisabile l’area del porto, a causa della