PREFAZIONE La dotta, esauriente monografia di Pier Lodovico Bertani sul problema dell'Alto Adriatico, che io ebbi la viva soddisfazione di proporre per il primo premio in un recente concorso bandito dal Partito Nazionale Fascista, conquista senz'altro un posto di prim’ordine nella ricca, ma piuttosto frammentaria, letteratura, antica e recente, sull’argomento, di così vitale importanza per l'imminente e necessaria espansione dell’economia imperiale italiana, anche a traverso i suoi porti adriatici. I fatti, che il Bertani enumera, ed illustra magistralmente, hanno dimostrato senza fondamento l'infausto e malevolo pregiudizio, che pur senti-vasi mormorare prima e durante la grande guerra, secondo il quale i porti di Venezia, Trieste e Fiume avrebbero dovuto, con reciproco danno, invadere l’un l'altro la rispettiva zona d'influenza e contrastarsi le future possibilità d'irradiazione. A questa tesi disfattista, Mario Alberti ed io ci opponemmo vigorosamente fino dal 1915. II Bertani dimostra che i porti italiani dell’ Alto Adriatico costituiscono ormai un solo sistema e che hanno tutti le più grandi probabilità di ulteriori ed anche grandiosi sviluppi, con grande vantaggio dell'economia italiana. Bene osserva il Bertani che la concorrenza fra i porti di uno stesso mare è relativa. « Nel nostro caso Venezia, Trieste e Fiume possono prosperare tranquillamente, lavorando ciascuno per quella zona di cui sono lo sbocco più vicino ed economico. Il possesso dei tre empori da parte di un’ unica potenza non solo non è un male per alcuno di essi, ma, se artifici politici non intervengono a turbare i naturali rapporti internazionali, è anzi un bene, perchè il potere centrale, specie se forte e non turbato nelle sue decisioni da inframettenze e speculazioni parlamentari, può disporre un coordinamento delle singole funzioni». La volontà politica, anche in questo campo, ha un'influenza poderosa e determinante: sempre più si dimostra che la disciplina politica degli scambi internazionali, sopra tutto col metodo delle compensazioni, è una esigenza fondamentale per l'economia italiana, nella sua attuale fase di