— 128 — Cioròvi 1’ ingannò. Del traditore Sull’ infame cervice eternamente Pesi vergogna. Serdaro Janco. E dì, forse s’ estingue La progenie con lui. Vuco Tomanovich. Nò, ma che giova? Due figliuoli lasciò, ma in così acerba Età, Serdaro, eh’ uno all’ altro, se uopo Il chiedesse, non può porger dell’acqua; E chi vedralli crescere, meschini, In fior di giovinezza ? Conte Janco. Ed ha fratelli ? Vuco Tomanovich. Sette e valenti a par dell’ infelice Ornai domato dalla morte.