— 105 — Serdaro Ivano. De! Montenero Ti fece inchiesta ? Drasco. Ei sì; ma ricordarmi Ora il modo non so. Dinanzi a lui, * Come m’ han detto, m’ inchinai. Grazioso Sorridendo m’ accolse; e a dir 1’ udendo Della Nera montagna ad uno ad uno I fatti d’ arme a prò della Laguna, In me pensavo: di verace amore N’ ama il veneto Doge. Indi celiando Sui vicini di Bosnia ed Albania: Gli è ver, proruppe, che se in lor potere O vivo, o morto viene alcun dei vostri Si dan con gioia a divorar le carni ? Come, o Duca, risposi, un’ uom, che chiuda Un cor nel petto, saporar potria D’ un altro uomo la carne? Eppur, soggiunse, Fama risuona che colà di serpi Si nutrono — Noi dir, Doge, noi dire Tosto ripresi; ivi il cammin soltanto