— 32 — Pensò in libero suolo gioir, Qui convenne giurando nel cuore Di far grande la Serbia o morir. Siamo eletti, quai stelle all’ aspetto. L’ uom che apperse le luci sul monte Della patria pel suolo diletto Generoso già il sangue versò ; E il dolor che gravonne la fronte Della Gusla il concento temprò. Dolce, bella è la morte se in guerra Per la patria pugnando si more, Se insaziato sepolcro la terra Che ci nutre è al nemico crudel . . . Ma perchè di battaglia il fragore Non ripete più 1’ ec9 fedel ? Posan 1’ anni, la Nera montagna Dell’antico valore è deserta; Il suo figlio la dolce compagna Chiede al Turco, che abbomina il ciel; Guarda intanto il tiranno sull’erta, E sorride di gioia crudel. Dove un dì la bandiera crociata, Oggi surge 1’ infame meschita, Sopra il monte la luna falcata