— 153 — Di combattere i turchi, anche se tutti Dovessimo perir. Di nulla io temo Per la patria pugnando e per la fede. Al primo tuon della ferrata canna, Che da Cetigne a noi darà P avviso Della battaglia, riderelli di cuore. Fortunato colui, che avrà coraggio, Nè piega ancora alla vecchiaia il dorso; Avrà che fare, e riguardar stupito. ( II Serdaro Janco: non ci tradiremo, ma dobbiamo giurare. Vuco Micunovich: maledici tu, Serdaro Vucota, e noi tutti grideremo: Amen. ) Il Serdaro Vucota Bene in mente tenete o generosi Montenegrini ! Chi sarà primiero Il più degno ne fia ; ma a lui, che ardisce Il fratello tradir, che contro ai Turchi, Per la patria combatte, e per la fede, Tutto in sasso si muti. Iddio ne’ campi La semente gl’ impietri, e della cara Donna nel sen la concepita prole. Nani metta alla luce, ed a vergogna Ognun li mostri soghignando a' dito.