— 107 — Drasco. Di pane, Senza del quale non s’ inghiotte cibo. Ammaniscon dei dolci, ed a lecarli Con indicibil bramosia si danno Consumando molte ore. Io li guardava, E il desiderio in me crescea più vivo Di cibarmi di carne. Vuco Micunovich. E strana cosa ; E in me non poca meraviglia desta A Cattaro il Sovrano, e tutto il coro De’ Veneti signor. Più che la carne Di buon castrato, amano il pollo e 1’ uovo. Quanti nell’ anno consumar ne denno ! Ma che avviene di loro ? A dismisura, Gonfia hanno 1’ epa, radono i mustacchi, Cenere al capo, e ciondoletti aurati, Delle femmine al par, hanno agli orecchi. Toccano appena il sesto lustro e brutte Appaion vecchie, che guardarle schifi. Se ascendono le scale eccoli molli