— >57 — L’Igumeno O mio Giovinetto Signore in gioia, in festa Tutto intorno mi brilla in questa notte. Di generoso vin lo spirto or’ ora Confortato ho così, eh’ ei va scherzando Gaiamente su quel, corame la fiamma Dell’acquavite. A me, d’anni già grave Il buon vino dà lena, ed alla mente De’ miei giovani dì splende il ricordo. Il Vescovo Danilo Non c’ è al mondo, affé mia, vista più Della. D’ un gaio volto, quale appunto è il tuo Ch’ ammirando riguardo. Aver la barba Bianca come 1’ argento, e simigliami I capelli, e mostrar sì liscia e allegra La faccia, è certo che virtù possiedi Più che terrena, e che su te, buon padre, Con non comune amor veglia 1’ Eterno. L’ Igumeno Tutto al mondo provai, succhiando tutto, Fino all’ ultima goccia il suo veleno;