— 142 — Il Conte Janco. Prete qui, vedi, non abbiamo, e s’ anche •• Il parroco Michele ora venisse, Ei di libri non sa. S’ ami la vita, Aperto parla, e non tenerci a bada. La vecchia (con voce tremante). Lo stesso dì, che Antivari lasciando, Venir fra voi m’apparecchiava, un birro Seco a Scodra m’ addusse alla presenza Del gran Vezir, che, vi sapendo pronti Gl’ indigeni finir, che del profeta L’ orme seguirò, mi spedì perch’ io Getti tra voi della discordia il seme, Sforzandovi così, d’ aver la mente Solo e sempre rivolta al vostro male, Del simular 1’ arte mi disse, e aggiunse: Di te nessun, che in mezzo a lor sovente, Vecchia ten vai, sospetterà. Ma quando Tu ricusassi d’ obbedirmi e tosto, Per la turca mia fede una possente Sopra te piomberà sorte funesta, Dieci vivono teco, ancor bambini