— 45 — Vuco Micunovich. Non volerci tener, Vescovo, a bada; Ma all’ adunato popolo, che attende, La tua mente fa nota. A che smarrito A noi ti mostri, e taciturno, e nulla, Nulla risolvi? A che terrea la fronte Erri solingo per deserti piani, E più cibo non prendi, ed a soave Placido sonno gli occhi tuoi non chiudi ? Torvi sensi, Vladica, e senza posa, L’ anima tua vanno frugando in modo Che nè pensi, nè sogni altro che turchi; Ed io, mel credi, e dico il ver, se molti M’ assalgono pensier sento gelarmi. Il Vescovo Danilo. La meraviglia che da voi palese Ora si fa, non è per nulla. Gravi, Dolorosi pensier m’ agitan l’alma, E gonfio il petto m’ è d’ orror. Dall’ alto, Ove assiso mi trovo, (o buona, o mala Che sia la sorte) han le pupille mie Più libero confine, e più di voi Per ciò veggo e discerno. A me gli Osmani,