— 15 — nell’ ampolla del cranio, - e la fronte, solcata di rughe, si rifa bambina Ma per citare tutti i bei luoghi di questo genere, io dovrei riferire il poema per intero: esso è come una fìlzi di pietre preziose. Il Gorslii Viennz è la più serena creazione del Njegus; ci si sente la bellezza d’ Omero, e ìa maestà e la castigatezza di Dante. Se differisce dagli altri poemi, ciò non gli nuoce a fatto, e se agli altri assomiglia, ciò non accresce punto il fascino eh’ esso esercita su di noi. Noi lo accettiamo per quello che è, vaie a dire per una composizione piena di vita, di originalità e di bellezza, e il cui argomento è semplice come 1’ arte con cui venne eseguito. Qui non vi sono nè fronzoli poetici, nè false idealità, nè bizantinismi romantici. I compaesani del Njegus non somigliano per nulla a’ pastorelli di Greuze, nè a’ marchesini di Watteau, ma sono degli uomini autentici, come li sa creare la poesia di Omero c di Shakespeare. Pietro Petrovic Njegus, nel ritrarre i suoi tipi popolari, possiede il segreto di quella perfezione semplice e monumentale, che, fra i moderni, fu tanto ammirata in Goethe ; e quand’ anche i suoi croi non avessero scritto