- 151 - Il Serdaro Vucota E credi Ivano Ch’ egli tale saria, se aperta avesse E vigorosa del veder la fonte ? La veduta talvolta ingegno e lingua Oltremodo confonde. Ove, narrando, Una cosa inattesa a te si mostri, E contraria al tuo dir, questo di botto Tutta perde la forza e la dolcezza. La. tua mente divaga, avviluppata T’ è la lingua così, che tu medesmo, Che dir volevi non ricordi. Al cieco Nulla di nuovo offre giammai lo sguardo Ei percorre la via, come il briaco, Che a filo va quando la fratta aggiunge. Il Voivoda Batrich Il suo sogno palese or faccia ognuno ; Ed io primo sarò. Sognai, fratelli, Quello eh’ unque non feci, e mi rallegro Di cuor per 1’ armi mie. Vidi Milosse, Sovra bianco destrier, pari a una Fata,