— 57 — Il Conte Rogano. Divinasti, ma in parte, il gran motivo, Ch’ oggi a consiglio ci raccolse, Effendi. Letterato, e prudente ognun ti stima; Con profitto a Stambullo, e nella Caba Erudito ti sei, pure t’ è duopo Molto ancora studiar, perchè, mi credi, La nostra, Effendi, è una diffidi scuola. ( Tutti tacciono ) Vladica Danilo. Immortale mio Dio, che dal celeste Trono governi 1’ universo, e i corpi, Col divino tuo sguardo onniveggente, Nell’infinito roteante, abbracci; Tu che hai sparsa la polve a piè del tuo Splendido soglio per crearne i mondi, Vivificando col fecondo seme D’ intelligenza ogni àtomo; che il libro Ammirabile tieni in cui sta scritto E degli esseri il fato, e d’ altri mondi ; Che dai vita al leone e alla formica;