— 42 — Tommaso Martinovich. Alla parola Quanto m’ avvenne affiderò : gioconda, Del cibarsi e del ber spento il desio, A noi torna la danza. A questa intenti Eran molti garzoni e verginelle Di giovinezza un vero olezzo. In quella Che colma del convito a noi venia Porta la tazza, non lontano un tuono Inopinato risuonar s’ intese Di ferrea canna, e questo grido : aiuto Alla rapita. A così fatta voce. Che impossibil parea nel mezzo mezzo Della Nera - montagna un rapimento, Nullo diè mente, e d’ un briaco emmessa Da tutti si tenea, quand’ ecco un altro Colpo di fuoco ed il medesmo lagno, Senza punto esitar volammo armati Alle correnti di Pisteta, ed ivi, (Miserabile aspetto) addur vediamo Dal turco Alici 1’ avvenente sposa Al dappoco Cassano, e seguitarlo Senza pena la donna. Era costante La voce, è vero, che fra lor da tempo Fosse l’intesa; ma chi mai potea,