— Ili — E Sàtana a vedervi, almeno cento, Senza arrossir, tu m’ acciuffasti. Eppure Cinquanta verni hai sulle spalle, io credo. Voivoda Batrich. Tocca, Vuco, la gusla ed inneggiando Soavemente ci rallegra il cuore. Vuco (canta) Cevo nido d’ eroi, ma sanguinoso Campo di morte ! A quante schiere, ahi quante, Infelice ricetto ! A quante madri Fosti cagion d’ interminato lutto ! D’ ossa umane coperto, e sei d’ umano Sangue bagnato ! Dall’ infausto giorno Di Cossavo su te vaga pascendo D’ uomini carne e di cavalli il lupo. Oh terribile vista ! Eri al mattino Di tenebre coperto e numerose Schiere nemiche. Al cupo tuon d’ignite Canne, alle grida de’ guerrieri e al lungo Sibilo della morte, iva del corvo, Sulle penne librato; il funerale