— go — Che la testa del figlio in lui le nere Treccie potean della gentile. Canta La giovinetta tutto fuoco, i rai Di lagrime soffusi, al ciel rivolta, Al cielo che di lei ni’ era men bello. Come debil fanciul piansi al suo pianto. Felice te, che nella patria terra Dormi 1’ ultimo sonno, Andrea. Divini Occhi t’ han pianto, e una divina bocca Del tuo fato si dolse. Orad Il sogno mio Racconterovvi. Una gran folla al nostro Tempio convenne desiando parte Far di solenne processione. Il sole Ardeva, e n’ andavam lungo la via Lastricata di selci, infin che a questo Prato giungemmo. D’ un bel melo all’ ombra, A cui dappresso sussurrando 1' onda Lene volgeva un picciol rio, posammo, Poma cogliendo allegramente a josa Come zucchero dolci. Su quella, amici, Che del vangelo un Caluger le sacre A noi carte leggea, levarsi i cinque