- 58 — Onnipotente Iddio, 1’ etra serena Del Montenero, ed or pietoso il salva Da procella feral. Non è buon Dio De’ rinnegati, il sai, tutta la colpa; Tratti furo in inganno; e d’ un astuto Dèmone in rete di malie tessuta. Che cosa è 1’ uomo? Un debole animale. Di melate parole al dolce incanto Adescato nel mondo anch’ esso viene L’ indifferente ; molto più lo spirto Del giovinetto, che, inesperto ancora, Mette il piè nella vita. Era, o Signore, Dolce quell’ esca, che tenea celato Accortamente il traditore uncino ; O ber dell’ idromele alla gran coppa Del profeta tu devi, o la secure Tra P orecchie t’aspetta. Alla paura Cede sovente anche 1’ onore, e noi Alla vita teniam. Miseri lacci Ci avvincono, gli è ver, ma tengon saldo. Dallo sguardo volpino abbacinato Viene il minuto volatio, siccome Dell' aquila al cospetto, a cui tremando Nè di soppiatto riguardar si affida ; L’ improvisa novella inaspettata Della morte di un figlio, o d’ un fratello, Per esso in cor ne triplica 1’ affetto ; Cessata la bufera appar più bello