— 119 — Delbi-Fatima non è morta, è sposa. Dal suo cespo natio non fu la rosa Divelta, ma a fiorir più bella assai Nel suo culto giardino, il giovinetto Suglio la nutre, ed ei 1’ avrà più cara Delle pupille sue. Bella è Fatima; Un miracol d’ amor ! Snella la forma, Ha degli occhi il balen pari a due stelle In ciel sereno, e le sfavilla il viso Qual limpido mattin primaverile. Tinte in rosa le labbra, e vezzosetta, Ove al riso le schiuda, una corona Di candide perlette al ammirato Sguardo rivela. L’ è d’ avorio il vago Incarnato del collo, e la sua mano Vince del cigno nel candor le penne, Nuota sull’ erbe, e i fior F annunziatrice Stella del giorno, e con argentei remi Pinge F agile prora. O dolce il letto, Su cui riposa il delicato fianco. Un Convitato Montenegrino. Altamente disdegna il polveroso Piano, e la rana del padule, il falco, L' alta rupe gli è cara, e la pernice