— 148 — E il dovere c’ impone in questa lotta Dei sacrifizi. Va però conserta La difesa alla vita, e 1’ operosa, Saggia natura all’ essere creato Anni fornisce e contro occulte posse, E la crudel necessità. La resta Ben diffende la spica, e difficulta Acuta spina a cogliere la rosa. Molte sonne aguzzò, molte natura Rese corna appuntite; agili gambe Diede alla lepre, ali donò all’ augello E di guscio munì la tartaruga. In mezzo a questa mescolanza impera Lo spirito dell' uom che affrena il male, Ammorza la favilla, e schiaccia all’ uopo Anche la testa a velenosa serpe. L’ uomo è scudo alla donna ed al fanciullo, Il popolo alla razza, ed alla fede Che da bambino lo nudrl ; 1’ onore È la gloria maggior, la più sublime Santità della stirpe. Ha ciascheduna d’ esse 11 suo grave fardel. A nuove forze Nuovi bisogni danno vita ; è 1’ opra Che lo spirito umano eleva in alto. Da dense nubi il fulmine vampeggia, Ed il colpo ne trae fuor della pietra La scintilla, che là chiusa in eterno Altrimenti saria. Su questa terra