50 Il contado immediato di Zara non è abitato da Morlacchi. Incominciano, pressapoco s’indende, ai villaggi di Murvizza e Zemo-nico, poi continuano a settentrione del mare di Carin, raggiungono il versante meridionale del Velibit, si estendono oltre le borgate di Knin e Dernis e della città di Scardona, poi scendono verso la costa ad occidente di Sebenico. Occupano quindi le due vallate, o meglio i loro pendìi della Zermagna e del Cherca ed hanno come confini, generali, il Velebit a settentrione, il Dinara ed il Promina ad oriente, il mare a sud-ovest. Però anche questo triangolo non è abitato da Morlacchi e-sclusivamente. Bisogna togliere anzi tutto il territorio di Nona e poi la striscia costiera di Zaravecchia, Morter, Vodizze, che è occupata dai „Bodoli.“ Solamente al villaggetto di Krmiine, fra Torrette e S. Cassiano, i Morlacchi arrivano con una punta fino al mare. Qualcuno vorrà chiedermi, come abbia fatto questa constatazione: da vari indizi, raccolti in più occasioni e confermatimi da persone che sono state sul posto. Per capire dove vi siano dei Morlacchi, occorre avere l’occhio esercitato. Un visitatore impreparato crede facilmente he i contadini della Dalmazia siano slavi autentici, croati se cattolici, serbi se ortodossi. Grande invece, anche se indeterminato e oggi indeterminabile, è il numero dei Morlacchi, che vivono frammisti ai croati e che perciò vengono facilmente confusi con questi. Ma i Morlacchi possiedono tante caratteristiche particolari che, collo studio e colla pazienza, possono essere riconosciuti da chi s’indenda della loro vita. I Morlacchi si differenziano dai Croati nelle qualità somatiche, psichiche, morali Sono in generale alti, bruni, villosi, intelligenti, pigri e fatalisti, ma suscettibili di un facile adattamento di evoluzione e spesso aggressivi, in contrasto coi Croati, dalle tinte più pallide, conservativi, zotici, bonari. I Morlacchi sono per lo più ortodossi; formano anzi il nerbo dei cosidetti Serbi di Dalmazia. Non mancano però quelli che sono stati convertiti al cattolicismo nei secoli passati. I Croati sono tutti cattolici. I Morlacchi, più vivaci, parlano una lingua slava più fiorita e colorita di quella dei Croati. Conservano in questa loro lingua tracce innegabili del loro primiero dialetto aromuno. I Morlacchi abitano i siti meno accessibili e più aridi, perchè sono gli ultimi venuti e perchè furono perseguitati. Di grande aiuto sarebbero gli studi di toponomastica e di onomastica. Chi abbia un pò di dimestichezza con loro, distingue subito varie differenze tra il loro costume e folclore e quello dei Croati. I Croati confusi coi Bodoli della costa, si sono assue-