Capo del Dipartimento sopra gli affari della giustizia, di Consigliere della Corte di appello, di Preside del tribunale collegiale di Ragusa, e per ultimo in quello di Consigliere governiale e Procuratore camerale a cui la sovrana sapienza in splendido pegno di sua fiducia lo innalzava nel 1822, ed a cui morte il rapiva, lontano di poco dal quarantesimo anno dacché prese aveva le mosse nella nobil carriera. E ben le valeva siffatte onoranze un uomo dalla natura largamente fornito di tutte quelle aurC* doti e d’ingegno e di cuore che in altrui metter possono riverenza ed affetto. Estese e profonde erano le sue cognizioni nella scienza del diritto, e a queste molte altre accoppiavane in altri rami dello scibile umano. Il suo parlare, diffatti, facea trasparire l’erudizione ond’era la sua mente arricchita, e quella sua naturale facondia, da una costante affabilità compagnata, te ne rendea la conversazione saporitissima. 0 che delle materie più gravi ti ragionasse, od argomento fossero del suo discorso la caccia e la musica, di cui grandemente pur dilettavasi, non ti scorreva, per certo, vuoto d’istruzione e di piacere quel tempo che tu in udirlo spendevi. Nella storia versato e nell’archeologia, con esse ultimamente divideva tutti quegli istanti che le principali sue cure gli concedevano, lavorando all’incremento e regolazione del museo nazionale di fresco in questa città istituito e di cui egli prescelto veniva direttore. L’eleganza inoltre onde erano infiorati i suoi scritti, dava chiaro a conoscere l’uomo eziandio nella classica italiana letteratura bene addentrato. Liberale a tutti delle sue conoscenze, spesso anche lo era a questa nostra gazzetta; alla gioventù poi, ove scorgesse in lei qualche nobile inclinazione, ogni maniera d'ajuto e d’incoraggiamento porgeva- Di tutte quelle sagge adunanze che col titolo o di accademia economico-letteraria, o di commissione agraria, ebbero a suoi giorni esistenza in questa città ei feci parte, ed anche la soc età agronomica di Lubiana tra’ suoi membri onorari l’ascrisse. Che se tra per la pubblica vita continuamente condotta, e tra per modesta incuranza di comparire quanto valeva, di lui non abbiamo alcuna produzione alla luce, ben molti monumenti riscontrare potremmo di sua valentìa se tutte dato ci fosse di svolgere quelle pagine da lui per dovere d’istituto vergate, se tutte riandar potessimo quelle me-