FORMAZIONE DEL PRIMO BATTAGLIONE DI MARINAI « MONFALCONE » L’iniziativa ili costituzione del Reggimento e poi della Brigata Marina, si deve all’infaticabile mente del Capo di Stato Maggiore della R. Marina, S. E. Paolo Thaon di Revel. All'Ospizio Marino al Lido e al Carcere Femminile alla Giudecca ferveva intanto l’opera per l’inquadramento dei marinai e per la formazione del primo Battaglione su quattro Compagnie composte ciascuna di 230 uomini. Questo primo nucleo partiva per il Piave e precisamente per Cortellazzo alle sette del mattino del 9 Novembre 1917, al Comando del Capitano di Corvetta Pietro Starita. Il suddetto Battaglione venne poi denominato «Monfalcone» e veniva man mano rinforzato da Venezia. 1 marinai, nuovi alla guerra di trincea, ebbero il loro battesimo di sangue il 13 Novembre in un primo vittorioso scontro in cui incalzarono il nemico alla baionetta, ricacciandolo oltre Reve-doli. Le notizie di queste prime gesta dei nostri marinai trasformatisi in fanti, suscitarono nei veneziani grande entusiasmo, mentre accendevano di santo stimolo gli altri marinai che si preparavano a partire per il fronte. Si poterono così formare in pochissimo tempo altri tre Battaglioni che vennero denominati: «Grado», «Golametto» e «Caorle». Al Comando del Reggimento, il 24 Novembre 1917, venne nominato il Capitano di Vascello Conte Alfredo Dentice di Frasso, il quale si trovava già in quella zona alla direzione degli elementi di difesa che si stavano consolidando. La prima tappa del Comando Reggimento fu Ca Nagliati nei pressi dei Bagni di Cavazuccherina, e bastarono pochi giorni di ricognizione [ter stabilire definitivamente la sede, che venne scelta nella località Ca’ Gamba, vicinissima alla linea lungo il Gavetta da Ca’ Le Motte a Cortellazzo ove sbocca il Nuovo Piave. Sulla sinistra fino a Cavazuccherina la linea era tenuta da un Reggimento di Bersaglieri della III Brigata, e la riva destra del Sile, da Cavazuccherina per 3 Km. verso Salsi, era presidiata da marinai con mitragliatrici. A Cavazuccherina vi erano due Squadriglie M.A.S. al Comando dei T. di V. Luigi Rizzo e Pagano di Melito e nella Piave Vecchia fino a Cortellazzo venivano dislocandosi, ingegnosamente mascherati, i galleggianti armati del Raggruppamento Marina. A Cortellazzo, sulle dune di sabbia, era stata postata una batteria navale con quattro cannoni da 152 al Comando del C. di C. Bruno Bordigioni, già Comandante della Jean Roulier di Grado. Questa batteria venne denominata batteria «Bordigioni» ed ebbe gran parte nella resistenza. A circa 400 metri dalle linee avversarie, veniva continuamente battuta anche dalla fucileria nemica; esposta ai tiri avversari sia da terra che da mare, controbatteva energicamente il nemico, coprendosi di gloria nella strenua difesa di Venezia. Novembre 1917 - Marinai che vanno ad arginare l’avanzata nemica a Cortellazzo — 265 —