Nel Cortile del Palazzo Ducale le Bandiere delle Città Redente Ma la bandiera di Fiume, sacra alla volontà e all amore d’Italia, non arrivò a Venezia. Da Milano invece arrivarono alcuni fiumani, i quali presero parte al corteo sventolando una bandierina che avevano portato seco da Fiume. L’apparizione del piccolo vessillo venne salutata da scroscianti applausi e da grida di «Viva Fiume Italiana! » Intanto che le campane di S. Marco suonavano a festa, il corteo imponente, lasciato il Palazzo Ducale per la Porta della Carta, sfilò in Piazza S. Marco, accolto entusiasticamente dalla folla [»laudente dietro i cordoni di truppa. Le Autorità si recarono sulla Loggetta Sanso -viniana ove erano salite le bandiere di Venezia, Vicenza, Osoppo e quelle delle terre liberate, mentre le altre bandiere, con le rispettive Rappresentanze, si schieravano davanti alla Basilica d’Oro. Il Patriarca, dalla loggia della Chiesa di S. Marco, assistito «la tutto il Capitolo dei Canonici, dai Vescovi delle città venete, nonché dal Vescovo Armeno, impartiva la benedizione alle bandiere e alla popolazione, e l’annuncio della funzione ven- ne dato da quattro trombe, con uno squillo già in uso sotto la Serenissima quando «juesta emanava i suoi bandi. Il Poeta soldato, venuto in piazza S. Marco per godere il magnifico spettacolo, si tenne per buona parte della cerimonia addossato ad un pilastro sotto le Procuratie Nuove, ma la folla lo scorse e a Lui fece una grande dimostrazione di affetto. D’Annunzio volle sottrarsi, attraversando i cordoni delle truppe, collocandosi presso il campanile. Nel frattemp«) sfilava il corteo delle Associazioni Veneziane e Venete davanti la Loggetta del San-sovino. Alcuni membri dell’ Associazione S. Marco, scorto il Poeta, lo invitarono a salire sulla Loggetta. D’Annunzio finì coll’aderire. La folla allora proruppe in vivissimi applausi, acclamandolo. D’Annunzio salì sulla Loggetta, soffermandosi Le bandiere delle Città Redente sulla Scala dei Giganti nel Cortile del Palazzo Ducale a contemplare l’imponente spettacolo; intanto un giovane studente, che portava una piccola bandiera di Fiume, la consegnò al Poeta, che fu grato del pensiero gentile. La sfilata delle bandiere fu troncata, e le Rappresentanze, che erano passate oltre, tornarono indietro frettolosamente. In breve fu un accorrere «li popolo, e in alcuni punti la folla ruppe i cordoni verso la Loggetta. D’Annunzio, visibilmente commosso, si tolse il berretto e domandò a voce alta : « Volete che io parli? » — Si, si — gridò la folla. — Ebbene sia — soggiunse il Poeta. E parlò con accento infiammato. « Volete dunque che io parli? Avevo rifiutato (filando mi fu chiesto. Perchè mi forzale? Ero venuto in mezzo al popolo, Veneziano tra i Veneziani, a questo spettacolo santo che fa tremare nel profondo anche un cuore mal nato. Le bandiere delle Città Redente sfilano in Piazza S. Marco MENTRE SUONA LA MARCIA REALE — 478 —