La sede del Comando di Aviazione era nell’isola di Gorgo — Comandante : Tenente di Vascello Luigi Bologna. Due Squadriglie di aereoplani da caccia del R. Esercito erano dislocate nei pressi di Aquileia, anche queste alle dipendenze della Marina. GENIO MARINA E LAGUNARE Erano alle dipendenze della Difesa di Grado vari idroscaricatori, draghe, rimorchiatori, bette, portafango ecc. ecc. Con questi mezzi si provvedeva alla sistemazione della rete dei canali onde garantire la navigazione interna ai numerosi natanti armati ed a tutti quelli adibiti ai rifornimenti che giornalmente provenivano da Venezia con ingenti materiali e provviste di ogni genere. GENIO MARINA E MILITARE Cooperarono efficacemente alla esecuzione di importantissimi lavori di escavo di carattere bellico, il Genio della Marina, ma specialmente il Genio Civile di Venezia sotto la direzione dell Ing. Capo E. Cucchini, in accordo con il Comando in Capo di Venezia e con il Comando della Difesa Marittima di Grado, specialmente per lavori straordinari rela- II Marchese Cesare Imperiale ni Sant’Angelo Comandante dei Volontari Motonauti tivi all’apertura di nuovi canali, i quali servirono ad accorciare notevolmente il transito lungo le vie d’acqua interne. DIFESA MARITTIMA DI MONFALCONE Questa Difesa, unitamente a quella di Grado, poteva considerarsi la continuazione ed il completaménto di tutta l’ala destra della Terza Armata; essa era fornita di poderose artiglierie navali, delle quali faceva continuo e largo impiego. La comandava il Capitano di Fregata R. N. Marchese Aslan Granafei, che era succeduto, nel 1916, nel Comando, al Conte Dentice di Frasso e comprendeva: Palazzato, Isola Morosina, Basso I-sottzo, Punta Sdobba, Porto Rosega. Le bocche da fuoco più importanti di cui disponeva erano distribuite nelle seguenti località : Isola Morosina — 2 pezzi navali da 305, postati a terra. Batterie galleggianti : « Gazzola » e « Burag-gì » — con 4 cannoni da 152. Altri tre pezzi da 152 postati a,terra sulla riva destra delFIsonzo. Pontone « Robusto » con due cannoni da 203. Altri due pontoncini aggregati al «Robusto » aventi ciascuno un cannone da 203. Pontone « Valente » — con un cannone da 305 — « Padus » con uno da 190 — Pontoni : « Ma-sotto » e « Bianchini. » — con un cannone da 190 ciascuno, ed altri minori. Questi natanti armati erano distribuiti fra II-sonzo e l lsouzato e si spostavano man inailo che erano individuati dal tiro nemico. Un cannone da 152 navale, che fu denominalo : Il « Cane », postato a Punta, Sdobba con mascheramento assolutamente perfetto, dette molto filo da torcere alla Rocca e Duino senza che gli austriaci fossero mai riusciti ad individuarlo. Queste artiglierie agivano di pieno concerto con quelle campali della Terza Armata. La Difesa di Monfalcone, la cui sede di Comando era nell’/.so/« Morosina, contava una forza di 2500 marinai distribuiti nella sua zona. — 251 —