Cavallino • Il Draken per l’osservazione DEL TIRO « Anche per cura del Reggimento, al (piale fu in via provvisoria aggregata una squadra di palombari e minatori, furono ricuperati e messi in salvo numerosi galleggianti, dei quali alcuni carichi di materiali, che erano stati in gran parte affondati nel Piave Vecchio e nel canale Cavetta dal tiro nemico. A più riprese il Reggimento dovette sostenere gli attacchi nemici, e talune volte, di propria iniziativa con offensive parziali, portò brillante-mente a fondo colpi di mano contro i posti avanzati del nemico, e sempre i nostri Ufficiali e le nostre truppe si distinsero per slancio e valore. « Ed in fine, sia per il valore degli uomini e sia per i cospicui lavori di difesa che erano stati compiuti con sagacia ed avvedutezza, quel tratto di fronte occupato dal Reggimento costituiva un vero baluardo che dava affidamenti di valida resistenza agli attacchi in forza che il nemico avesse voluto tentare in quella zona. I fatti di armi che seguirono fecero rifulgere le belle doti dei nostri buoni ma- rinai che ebbero occasione di distinguersi quando nella fase risolutiva del conflitto, e dal Giugno in poi in successivi cimenti vittoriosi, cooperarono degnamente con la III Armata nella conquista della Vittoria suprema. « Dopo il 15 Giugno, e cioè quando fu sferrata l’offensiva austriaca sul Piave, dovette provvedere anche a porre la laguna Nord, nella immediata prossimità della prima linea che era costituita dal Sile, in istato di difesa, per fronteggiare eventuali infiltrazioni nemiche che per vie di argini e di canali tentassero avvicinarsi a Venezia. Le linee di difesa nella laguna erano già state in precedenza guarnite di reticolati, e si erano altresì approntate postazioni per mitragliatrici. « Fu allora che venne aggregato alla Brigata Marina un quinto Battaglione «Navi» che era stato formato alcuni mesi innanzi con elementi della Squadra da Battaglia e dislocati al Lido a disposizione del Comando Difesa per essere impiegati e-veritualmente nella difesa della costa od altrove, là dove se ne manifestasse la necessità. « Questo Battaglione, al Comando del Capitano di Fregata Bresca, fu dislocato nella laguna Nord ed in parte disteso lungo l’argine del taglio del Sile fronteggiando il nemico che dall’altra parte occupava l’argine Nord, quindi concorse anch’esso nella difesa del fronte in quei giorni fortunati in cui il nemico, che tentava l’offensiva risoluta, venne vinto e cacciato dall’altra parte del Piave ». Le gesta del Reggimento Marina (che a fine di guerra fu chiamato Reggimento San Marco e poi ridotto a Battaglione S. Marco) divennero ben presto spiccatamente leggendarie e costituirono un nucleo di gloriose tradizioni, che affermarono ovunque il valore, l’eroismo e la forza di sacrificio di Novembre 1917 - Per arginare l’avanzata nemica. I VAPORETTI DELL’AZIENDA COMUNALE DI VENEZIA ADIBITI AL TRASPORTO DI TRUPPE A CAPO SlLE E a Cavazuccherina — 268 —