« Poco prima dell’allungamento del tiro e quando ancora la batteria da montagna, quella da 57 mm. ed una sezione da 76/17, appositamente fatta spostare, eseguivano tiro accelerato sull’argine a tramontana di Casetta Bianca, le truppe di attacco, in pieno silenzio, traendo profitto dal terreno, si portavano inosservate nelle immediate vicinanze delle posizioni nemiche. « Alle ore 9 scattavano. « Gli arditi di marina e le due Compagnie del Bafile irrompevano nella linea nemica, superandola, come era stato stabilito, nei pressi di Casetta Bianca, ove essa si attestava all’argine che presentava in quel momento un lieve varco prodotto dal tiro di un obice campale da 149, che aveva avuto quel particolare obbiettivo. Piave Vecchio - Trasporto di feriti Luglio 1918 - Alla grande offensiva italiana il nemico risponde La 6a Compagnia Bersaglieri, gli arditi ed il plotone di Marina, tutti in nobile gara, con slancio magnifico penetravano subito dopo nel bosco. « L’attacco portato con estrema risoluzione d’ambo i lati, paralizza i presidi avanzati completamente sorpresi. « Mentre le forze site a levante, come si è detto, penetravano nel bosco, quelle di ponente, scompigliato il presidio di prima linea forte di circa 100 uomini e fattoli immediatamente prigionieri, proseguivano per raggiungere il loro obbiettivo, con immutata risolutezza. « Una Compagnia, la prima, superava l’argine fra Casa Allegri N. 4 ed il gomito di levante, la seconda lo superava tra Casetta Bianca ed il punto precedentemente considerato e penetrava nel bosco, da dove aveva già percepito distintamente un vivo vociare confuso. « Sullargine, regolarmente intervallati, numerosi scudi di acciaio armati di fucili erano inerti, giacche la rapida irruzione non aveva dato tempo al nemico di presidiarli. « Nel bosco, reso più difficoltoso dai rami spezzati e aggrovigliati fra loro per l’azione del fuoco, dai molti crateri di esplosione oltreché dai numerosi reticolati, veniva la resistenza, più attiva della precedente, superata per l’ardire ed il coraggio delle truppe. « Mentre ferveva 1’ azione, un plotone della prima Compagnia puntava su Casa Allegri N. 4, che veniva raggiunta. Un contrattacco nemico ed un vivace fuoco di mitragliatrici costringeva ad abbandonare la posizione, producendo nella terza Compagnia di rincalzo, che subiva perdite, un momento d’incertezza prontamente superato. « Nel frattempo marinai e Bersaglieri si rafforzavano sulle posizioni, appostando mitragliere sulle rive del fiume, come aveva prescritto con suo fonogramma diretto a questo Comando, quello della 3a Brigata Bersaglieri. « li Golametto, che era di riserva, in sèguito all’ordine comunicato dalla Brigata, veniva messo a disposizione per il sèguito dell’operazione « Una Compagnia del predetto Battaglione a-veva cooperato come ultimo rincalzo a vincere nel bosco qualche frammentaria resistenza; le altre due Compagnie, inviate in sèguito, proseguivano verso Casa Allegri N. 4, che rioccupavano. « Questo Comando, informato della vivace resistenza dei presidi di Casa Allegri N. 3 e N. 2, faceva concentrare su quella località il fuoco delle batterie del gruppo «P» in concorso con quello da montagna. « Alle ore 12 circa Casa Allegri n. 3 era occupata, ed i Battaglioni, conforme agli ordini di 319 —