Le BANDIERE DELLE ClTTA REDENTE sulla Loggetta del Sansovino nicu, a Traù, a Spalato, a Ragusa, a Catturo. Sollevi tutte le onde dell’Adriatico. Viva S. Marco! ». (Lungamente il popolo ripetè il grido agitando le bandiere, mentre D’Annunzio baciava la bandierina di Fiume). Terminato il discorso, il Poeta scese i gradini della Loggetta. applaudito dalla folla. Frattanto da ogni parte piovevano su di lui i fiori gettati da mani gentili e le grida di « Viva D'Annunzio! » continuarono. Il Poeta tentò di sottrarsi a questa nuova dimostrazione che diventava sempre più imponente. Intervennero alcuni Ufficiali e soldati per fargli spazio intorno, ma mentre stava per entrare nei Caffè Chioggia una vecchietta gli si avvicinò e afferratagli la mano fece per baciargliela. « 0 FIUME 0 MORTE » Il Comandante Gabriele D’Annunzio, dalla Loggetta del Sansovino, arringa la folla per l’annessione di Fiume all’Italia Allora io dico che abbiamo vinto. Allora io dico che il cielo teso fra i tre pili e le cinque cupole è il più glorioso dell’universo, dopo quello del Campidoglio che bisogna purificare dalla profanazione compiutavi dagli illusi nelVaccogliervi il nemico sorridente. Giunga da Venezia a Roma il grido Dalmatico: « Ti CON NU, NU CON TI ! ». Giunga da Venezia, a Fiume, a Zara, a Sebe- D’Annnunzio a sua volta, afferrata la bianca testa della popolana, stampò sulle di lei guancie due bei baci. La vecchietta esultante esclamò : « A 75 ANI go CIAPÀ DO BAXI DA D’ANNUNZIO..... VlVA D’ANNUNZIO ! » e se ne andò frettolosamente. Nessuno la conosceva; il Poeta sarebbe stato assai lieto di sapere il nome della popolana per farle pervenire un suo ricordo. — 480 —