* Il Comandante Arturo Ciano que nemiche per ben due ore e venti minuti alla ricerca del bersaglio. (V. in seguito descrizione a-zione : « Le nudaci imprese »). Il mattino del 2 Novembre avrebbe dovuto effettuarsi un’azione aerea su Parenzo, ma sebbene la catena delle siluranti di appoggio fosse già in mare, la spedizione venne rimandata perchè le condizioni di foschìa erano tali da impedire qualsiasi orientamento dei velivoli. L'azione invece ebbe luogo il 7 Novembre 1916, e nel mattino di quel giorno tre Squadriglie di siluranti, appoggiate da due CC. TT., uscivano da Venezia dal Passo di S. Nicolò di Lido sulla rotta verso la costa istriana. A mezzodì gruppi di nostri idrovolanti da bombardamento, scortati da velivoli da caccia francesi, s innalzarono da Venezia e si diressero verso l’opposta sponda, allo scopo di bombardare le opere militari di Punta Salvore e gli hangars di Parenzo. Nel frattempo le nostre unità erano giunte a tiro delle fortificazioni avversarie, e si soffermarono fino al compimento dell’azione. Sulla via del ritorno, mentre i nostri idrovolanti facevano rotta verso Venezia, dall’Istria s’innalzarono stormi di aerei nemici, che, diretti sulle nostre unità, le bombardarono per quasi due ore in ripetuti attacchi. All’operazione prese parte la torpediniera 24 O. S. al Comando del T. di V. Manfredi Gravina Aiutante di Bandiera dell’Ammiraglio Revel. (V. descrizione azione voi. I", parte IP, incursione XXVI'). IL 19 17 Durante la cattiva stagione le operazioni belliche si rallentarono, ma la vigilanza sul mare, per opera del nostro naviglio leggero, continuò indefessa e scrupolosa. L ll eli Febbraio nostri idrovolanti partirono da Venezia, scortati da Squadriglie di siluranti, per un’azione di bombardamento sulle opere militari di Pola, nella quale il T. di V. Giuseppe Garassini vi trovava la morte. Alla sua memoria venivagli conferita la Medaglia d’Oro con la seguente motivazione: « Nelle officine, tecnico esperto, rese preziosi servizi aWA-viazione istruendo nuovi piloti. Sui dirigibili prima, poi Capo Squadriglia e Comandante di Stazione Aerea, sjnegò mirabili qualità di organizzatore. In varie azioni di guerra fon esem ¡ilare ardimento condusse Squadriglie a bombardare i muniti obbiettivi militari nemici, finche, sprezzante di ogni pericolo, fulminato nelVaria da mitragliera nemica, orgoglioso e sereno dette alla Patria in olocausto la vita lasciando di se esempio fecondo di nuovi ardimenti ». Ne! pomeriggio del 21 Febbraio partiva da Venezia una spedizione composta dalla IV11 Squadriglia Torpediniere costiere: 18, 13, 15, 16 e 14 0. S. al Comando del C. di C. Gonzembach : l’ultima di esse aveva il M.A.S. 1 a rimorchio. Il convoglio sostò a Cortei]azzo proseguendo poi per Parenzo, nelle cui vicinanze la sezione 13, 15, 16 0. S. fu inviata in crociera al largo, mentre le rimanenti unità dirigevano verso Scoglio Regata, presso il quale doveva scendere a terra la spedizione composta da due Ufficiali e «la un Sottufficiale destinati a far saltare gli hangars della Stazione Idrovolanti di Parenzo con apposite bombe. Verso la prima ora del 22 Febbraio il M.A.S. 1 si avvicinò il più possibile a terra, distaccando poi Durante un attacco aereo. Squadriglie di siluranti, appoggiate da CC. TT., CHE FANNO «LA SEPPIA».