nello e Cornoldi, e spingeva le sue pattuglie fino a Casa Gerardo, collocandovi delle vedette. Contro di esse le nostre mitragliatrici iniziavano un violento fuoco che le costrinse alla ritirata, e verso le ore 3, una nostra piccola pattuglia, inviata in perlustrazione, trovava che il nemico si era ritirato a Casa Yianello. Nel mattino del 2 Dicembre le artiglierie nemiche iniziavano un violento fuoco contro Ca’ Gerardo e fabbricati adiacenti; alle ore 14.30 le nostre batterie da 57 R. M. e 87 R. E. iniziavano un nutrito fuoco contro Casa Vianello e Casa Cornoldi. La prima rimaneva notevolmente danneggiata, tanto da obbligare il nemico di abbandonarla. Il 3 di Dicembre il nemico continuava a lavo- Lungo il Sile - Allagamenti Dicembre 1917 - Lungo il Sile - Gli allagamenti e il gelo rare nei paraggi di Casa Vincenzetti, da dove si faceva sentire con urli e canti. Durante il mattino l’avversario concentrò il tiro delle sue artiglierie sulle nostre linee e batterie. Verso mezzogiorno arrivava il Battaglione Die. 1917 - Ca’ Gamba - Autocarri, con cannoni da 76/30, sulla neve «Caorle», al Comando del Capitano di Corvetta Colombo, che si accantonava provvisoriamente dietro la batteria Bordigioni e che al tramonto veniva a dare il cambio al Battaglione in linea. Date le regolari consegne, il Comandante Sta-rita col Battaglione Marinai (che nel frattempo veniva denominato : «Battaglione Monfalcone» e da Gabriele D’Annunzio battezzato col motto : « Quel falcon grifagno ») destinato di rincalzo e poi a riposo, si metteva in marcia verso la località Bagni di Cavazuccherina. Dopo le notti terribili degli assalti e dei contrattacchi, dopo le lunghe giornate di battaglia e di tormento, i marinai di acciaio avevano la gioia di concedersi il meritato riposo. Dei canti si elevavano qua e là : « Se ti desta o fanciulla la luna — Quando un raggio vi CADE SUL MAR - VlENI MECO TI ASPETTA LA FIDA — Bruna barca del tuo marinar ...» e i ritornelli in coro echeggiavano fra le dune di sabbia e sulla spiaggia di Cavazuccherina: « Vieni sul mar — Vieni a vogar — Sentirai l’ebbrezza — Del tuo marinar ». Poi subentrava il silenzio, e con — 283 —