LA BRIGATA MARINA SUA COSTITUZIONE E FUNZIONAMENTO I reparti della Difesa di Monìfalcone e di Grado formarono i primi nuclei della Brigata Marina, la quale, costituitasi organicamente nei primi giorni del Novembre 1917 al Comando del Contrammiraglio Mola, portò un notevole ed immediato contributo alla resistenza sul Piave. Come risulta dalla relazione del Contrammiraglio Mola sulla costituzione e sul funzionamento della Brigata Marina. « Le notizie imprecise che pervenivano dal Veneto invaso assumevano forma gravissima e preoccupante. 11 nemico, fatto ardimentoso dalla debole resistenza che incontrava nella sua marcia e reso ingordo dal bottino enorme già caduto in sue mani e da quello ancora più cospicuo che si riprometteva più oltre, avanzava rapidamente con le sue pattuglie, premendo da presso i nostri reparti in ritirata. « Su Venezia in quei giorni, e specialmente durante la prima decade di Novembre, sovrastava terribile e grave la minaccia del nemico, e fu allora che con cura febbrile dovettero adottarsi tutte le possibili provvidenze per mettere la laguna Nord in istato di difesa. « Le truppe di cui disponeva allora la Piazza di Venezia, costituite essenzialmente da esigui reparti di milizia territoriale, mai provati al fuoco e poco allenati, davano ben scarso affidamento di poter opporre seria resistenza all’urto imminente delle truppe austriache, nè la III Armata si trovava nella possibilità di poter rinforzare il presidio di Venezia con truppe di prima linea — sicché la Piazza dovette contare esclusivamente sulle sue risorse — e dovette provvedere con i suoi mezzi ad apprestare la dif esa estrema. « In quei giorni intanto affluivano per via di mare nella maggior parte per canali interni ed anche per via di terra, il personale ed il materiale delle abbandonate Difese di Grado e Monfalcone. « Quegli uomini col cuore sanguinante per a-vere dovuto lasciare nelle mani del nemico quei lembi di terra irredenti sacri alla Patria, venivano accumulandosi nelle caserme di Venezia, mentre buona parte del materiale bellico ricuperato, fra cui le artiglierie sistemate su galleggianti, veniva raccogliendosi nell’Arsenale. Era tutto un prezioso materiale umano e guerresco, che, riorganizzato e riordinato, poteva molto proficuamente riprendere la via del nostro fronte e prestarvi opera efficacissima nel sostenere l’irruenza del nemico. « S. E. il Capo di Stato Maggiore della Marina, che in quei giorni di ansia e di angoscia era presente a Venezia, resosi conto delle difficili e critiche condizioni in cui in quell’ora tragica veniva a trovarsi la Piazza di Venezia, diede ordine perchè con le truppe di Marina provenienti dall’antico fronte, con le artiglierie reduci dall’Isonzo e con le altre che potevano aversi sottomano, fossero subito organizzati e messi in efficienza reparti di fanteria e di artiglieria e mandati sul Basso Piave e nella laguna a costituire e consolidare l’estrema ala destra dell’Esercito. E così fu fatto. « Con i marinai della Difesa di Monfalcone si formò subito il Battaglione «Monfalcone» che fu il primo ad essere avviato al fronte ed ebbe, dopo qualche giorno dal suo arrivo in linea, l’onore di battersi efficacemente col nemico in un primo scontro che si ebbe sul Basso Piave il 13 Novembre 1917. « Seguirono poi a breve scadenza i Battaglioni «Grado» e «Caorle» : il primo formato con i militari provenienti dall’antico fronte e parte con militari del distaccamento di Venezia. Più in là, un quarto Battaglione formato con personale raccogliticcio, la maggior parte proveniente dalle Difese di Spezia e di Messina, venne a Venezia a completare il Reggimento che risultò definitivamente costituito su quattro Battaglioni. Convogli che trasportano truppe verso il nuovo Piave — 266 —