L’ULTIMO TENTATIVO DEL BARCHINO “GRILLO” DI PENETRARE NEL PORTO DI POLA (Notte 13-14 Maggio 1918) «5* Il barchino « Grillo » Per la sera del 13 Maggio 1918 veniva ordinata l’ultima spedizione, sempre al Comando del C. di V. Costanzo Ciano Ispettore e Comandante Superiore dei M.A.S., il quale prendeva imbarco sulla 9 P. N. unitamente al C. di V. Cesare Vacca-neo Comandante della Flottiglia Torpediniere ed al C. di F. Tista Scapin Capo Flottiglia dei M.A.S. di Venezia. Alle ore 16.40 lasciavano l’ormeggio alle Zattere seguiti dalla 10 P. N., mentre i M.A.S. 95 e 96 muovevano dalla Giudecca, e pei canali interni diressero verso l’imboccatura del Passo di Spignon. Quivi giunti e dopo die la 10 P. N. aveva preso a rimorchio il «Grillo», al Comando del C. di C. Mario Pellegrini, alle ore 17.27, le due torpediniere, in linea di fila, fiancheggiate dai due M.A.S., proseguirono verso la boa di Punta Maestra, da dove alle ore 20 la spedizione faceva rotta per Capo Promontore, e alle 23.42 la 9 P. N. prendeva i due M. A. S. a rimorchio, mentre la 10 P. N accorciava quello del «Grillo», dirigendo verso Punta Cristo. Nel frattempo il Capo Flottiglia C. di V. Gio-vanuini, a bordo del C. T. «Animoso», seguito dai CC. TT. «Orsini», «Stocco», «Acerbi», «Sirtori», usciva dal Passo di Lido e per le rotte Sud dirigeva su Punta Maestra per poi far rotta verso Capo Promontore, mentre i CC. TT. «Missori», «La Masa», «Ardito», «Ardente» si tenevano pronti alla mezzanotte per accorrere in rinforzo. Alla prima ora del 14 Maggio le due torpediniere, mollati i rimorchi, dopoché i Comandanti Ciano e Scapin avevano preso imbarco sul M.A.S. 95, il «Grillo», seguito dai due motoscafi, alle ore 1.15 faceva rotta con i motori elettrici per l’imboccatura della rada di Pola; nello stesso tempo la Se- zione Torpediniere ripiegava sulla zona di crociera ad essa assegnata. Alle ore 2.05, alla distanza di un miglio dalla diga di Pola, il «Grillo», seguito dal M.A.S. 95, di- i igeva verso l’isola di S. Girolamo, mentre il M.A.S. 96, al Comando del T. di V. Alfredo Berardinelli, rimaneva in attesa, e alle ore 2.20 il barchino si allontanava sulla stessa rotta ed il M.A.S. 95 rimaneva sul posto azionando di tanto in tanto i motori elettrici per tenere la prua su Capo Compare. Frattanto, il Comandante Pellegrini, a metà della congiungente Punta Peneda-Capo Compare, avendo già approntati i siluri per il lancio, proseguiva navigando a tutta velocità; poi cambiando rotta dirigeva per scirocco verso la linea degli sbarramenti, e alle ore 3.25 scavalcava la prima ostruzione. Ma pochi istanti dopo un proiettore acceso sul guardaporto illuminava in pieno il barchino, che veniva scoperto e fatto segno prima a colpi di fucile, poi di mitragliatrice e di un cannone di piccolo calibro. Tuttavia il Comandante Pellegrini, noncurante dell’intenso fuoco avversario, oltrepassata la prima ostruzione, dopo due minuti era sulla seconda, e, scavalcata anche questa, dirigeva sulla terza che sorpassava, poi sulla quarta; ma quando stava per arrivare sulla quinta dovette arrestarsi perchè la barca di guardia alle ostruzioni gli era già addosso. 11 barchino «Grillo» veniva affondato e distrutto sotto la quinta ostruzione dal Comandante Pellegrini, e se l’impresa non ebbe quei frutti che l’ac-curatezza dei preparativi lasciava prevedere, pure il inerito degli audaci, che con tanta perseveranza e con tanto ardire l’avevano tentata, non rimaneva assolutamente menomato. (V. descrizione in seguito : « Le audaci imprese »). Squadriglia M.A.S. in esplorazione 406 —