gerì Lucca e ad una Compagnia di mitraglieri Alpini, difende un fronte immenso, catturando armi e prigionieri. Una Squadriglia di nostri cacciatorpediniere bombarda truppe nemiche a ponente di Cortellazzo e fra Revedoli e Caorle. 14 Novembre — Gli austro-ungarici tornano con maggiori forze all’attacco dell’argine destro del Piave Nuovo, e profittando delle soluzioni di continuità che offre in questa zona la linea di resistenza italiana, avanzano in direzione dei quadrivii di Case Pirani, Molinato e Trinchet e occupano le fornaci di Brazzà e Case Allegri Ovest. Il Battaglione Marina cerca di trattenere con continui eroici contrattacchi il dilagare del nemico verso il Vecchio Piave. Minacciato di aggiramento sul fianco sinistro, senza più collegamento con gli altri reparti dell’Esercito, il Battaglione Starita riduce alla sera la propria fronte da Case Allegri a Cortellazzo e riceve l’ordine di ripiegare nella notte per assumere la difesa della liuea del canale Cavetta. Intanto fin dal mattino tre unità leggere austro-ungariche erano apparse in mare in vista di Cortellazzo ed avevano aperto il fuoco contro la spiaggia. Le nostre batterie costiere risposero, colpendo con una granata il Cacciatorpediniere di te- sta, che s’allontanò tra nuvoli di fumo, rimanendo indietro ai compagni già dileguatisi. 15 Novembre — Il Battaglione di marinai sistema a difesa l'argine meridionale del canale Cavetta, mentre pattuglie di mitraglieri austro-ungarici occupano le case di Cortellazzo lungo l’argine settentrionale e vi si asserragliano, tormentando le nostre linee ancora in formazione. La batteria da 152 postata sulle dune e comandata dal Tenente ili Vascello Bruno Bordigioni, bersagliata da fucilate e mitragliatrici, apre un violento tiro diretto contro le case di Cortellazzo, dove il nemico si nasconde. Due Compagnie di mitra- glieri sono aggregate al Battaglione Marinai : la 1359“ degli Alpini che tiene la estrema destra del Cavetta; la 1075“ nella trincea esistente presso la batteria da 152. Alle 12.50 tre Cacciatorpediniere avversari appaiono dinanzi alla marina di Cortellazzo, scortati da aeroplani. La batteria Bordigioni rivolge il fuoco contro di loro, mentre idrovolanti nazionali attaccano apparecchi ed unità nemiche, le quali sul tramonto scompaiono al largo. Motoscafi armati fanno servizio di vigilanza fra Porte Grandi e Cavazuccherina dove le trincee sono sguarnite di uomini. Le batterie natanti fanno fuoco su Grisolera. Cortellazzo - Un cannone da 152 della batteria « Bordigioni » colpito — 286 —