Piave Vecchio - I «Faini» pezzi, che dopo 11 giorni di accanita battaglia hanno rovesciato sul nemico più di quattromila colpi di grosso calibro! Si procede ora alla preparazione per riprendere la zona fra Piave e Sile. A questo scopo i 305 e i 190 si trasportano nel Canale de’ Bari presso il casone Ingrassabò. 11 3 Luglio, alle ore 5 del mattino, si inizia il fuoco di preparazione: i ponti del Piave e le lontanissime retrovie sono i nostri obbiettivi. La lotta è asprissima per i nostri fanti, occorre appoggiarla con enorme sviluppo di fuoco onde rendere inabitabile per il nemico la zona fra i due lìuini. Lo sviluppo dell’offesa da parte di tutte le bocche da fuoco del Raggruppamento Marina raggiunge in queste giornate il culmine; non tarderan- Lungo il Sile - Passerella che ha ampliato la testa di ponte di Cavazuccherina verso Casa Pirani e Palazzo Brazzà. Riceviamo comunicazione che presso Losson due Reggimenti di Schutzen sono stati colpiti in pieno dal nostro tiro mentre si preparavano all’assalto, ed hanno subito perdite tali da dover rinunziare all’azione. Il 22 il nemico esercita ancora vigorosa pressione su Losson. In questa giornata appoggiamo col tiro l’azione dei marinai e Bersaglieri che continua a Cavazuccherina. Il 23 trascorre in calma relativa: i nostri si preparano per più grandi contrattacchi. Il 24 mattina il telefono del Raggruppamento ci porta una bella notizia : il nemico si ritira verso i! fiume. Occorre quindi accompagnarlo con un tiro violento e micidiale sulle vecchie linee. La cadenza dei colpi, il volume di fuoco sembrano oggi quelli delle tragiche ore in cui fu fatto il concentramento di tiro su Capo Sile per difendere il ripiegamento dei nostri. Comprendiamo oggi solo la grandiosità della nostra vittoriosa resistenza! Il 25 a sera tutta la zona temporaneamente occupata dal nemico è ripresa mentre i marinai, appoggiati anche dal nostro fuoco, hanno allargato l’occupazione fra Sile e Piave. 11 26 la testa di ponte di Capo Si le ricade nelle nostre mani. È questa la prima giornata di relativo riposo dei miei no ad essere raccolti i copiosi frutti della preparazione di un simile e colossale lavoro. Le giornate del 3, 4, 5 e 6 sono testimoni di un grandioso spettacolo: circa 180.000 colpi si rovesciano con grande efficacia e precisione sulle muratissime posizioni avversarie. Le forme più svariate di tiro vengono impiegate durante l’azione. Il giorno 5, ad esempio, mi viene ordinato con 305 un tiro di sbarramento nel boschetto presso Casa Allegri Sud, a poche diecine di metri dai nostri. La distanza dalla quale questo tiro viene eseguito è 17.000 metri. Dopo pochi colpi giusti la contrastata posizione viene presa di slancio dai marinai e dai Bersaglieri. Il Generale Ceccherini invia al mio Gruppo il seguente fonogramma : « Mi compiaccio per la matematica precisione dei tiri eseguiti e formulo voto che essa ci accompagni fino al conseguimento del risultato finale ». Il 7 Luglio il nemico non può più sostare nelle zone fra i due fiumi, sia perchè incessantemente incalzato dai nostri, sia perchè ininterrottamente fulminato dalla nostra artiglieria. La difesa di Venezia è, dopo queste epiche giornate e dopo otto mesi di tenace resistenza, completamente rassicurata. Il Bollettino del Comando Supremo dice : « Le artiglierie del Raggruppamento Marina — 330 —