ili terrestri ed in quelle combinate fra Esercito e Marina. Nell’isola di Sant’Andrea sorgeva la Stazione denominata «Giuseppe Miraglia»; a S. Nicolò aveva sede la Squadriglia «S. Marco», (Serenissima) comandata dal Maggiore Gabriele D’Annunzio, che derivava dall'antica Squadriglia Caproni Siluranti e che era dotata di due Hangars smontabili capaci di contenere una ventina di apparecchi. GLI AGGUATI DEI M.A.S. E I VARI TENTATIVI PER LO SBARCO DI IN FORMATORI A FONTANE Durante il periodo alunare, nella prima dècade dell’Agosto 1918, vennero ripresi gli agguati sulle rotte di sicurezza a Nord di Pola. Il primo tentativo ebbe inizio nella notte dal 2 al 3 Agosto dai M.A.S. 95 e 219 scortati dalle torpediniere 40, 46 e 41, ma non ebbe esito per le condizioni del mare. La missione invece si rinnovò nella notte dal 6 al 7 con le torpediniere 1, 2 e 3 P. N. ed i M. A.S. 95 e 219, i (piali sostarono presso la costa nemica senza notare alcunché di anormale; così pure nella notte sul 9 Agosto dalle stesse torpediniere e dai M.A.S. 95 e 99. Durante lo stesso periodo fu necessario di effettuare lo sbarco di informatori sulla costa nemica a Sud di Fontane, ma la spedizione, al Comando del C. di F. Tista Scapili, composta dalle torpediniere 65 e 66 P. N. e il M.A.S. 13, partita da Venezia alle ore 19.30 del 2 Agosto, a causa delle condizioni del mare, rientrava verso le ore 21. L’impresa fu nuovamente tentata nella notte dal 5 al 6 Agosto, ma per effetto delia forte corrente l’atterraggio avvenne a due miglia più a Nord dal punto fissato ed in località più vigilata dal nemico. Il M.A.S. 13 aveva già mollato i rimorchi e dirigeva con i motori elettrici verso Capo Fontane, quando il fascio di un proiettore scopriva le torpedinie- II cannone da 102 del C. T. «Stocco» RIMASTO MIRACOLOSAMENTE ILLESO Le SORGENTI DEL FIUME SACRO ALLA PATRIA NOSTRA re 65 e 66, contro le quali le batterie costiere iniziarono il fuoco. Naturalmente fu sospeso lo sbarco degli informatori, e le navi, dopo aver ripiegato \orso il largo, fecero ritorno senza incidenti a Venezia. Il terzo tentativo di sbarco informatori su la stessa località ebbe luogo nella notte dalF8 al 9 A-gosto con le medesime unità, ma non fu possibile identificare il punto di atterramento. Il tentativo fallì anche nella notte dal 10 all’l 1 di Agosto per le pessime condizioni metereologiche, e le torpediniere 1 P. N. e 6 P. N. col M.A.S. 219 rientrarono a Venezia verso la mezzanotte. Ma nella notte dal 12 al 13 Agosto lo sbarco degli informatori potè essere compiuto, come risulta dal rapporto del Comando Flottiglia M.A.S. Alto Adriatico : Alle ore 17 del 12 Agosto il M.A.S. 219 scostava dalla Giudeeca con a bordo il C. di F. Tista Scapili Comandante della Flottiglia M.A.S. Alto A-driatico e Capo della spedizione, il T. di V. Profeta De Santis e il Capo Gruppo motonauta Angelo Procaccini, dirigendo verso la Pagoda di Lido; alle ore 20, a rimorchio della torpediniera 66 P. N., e con la torpediniera 1 P. N. che dirigeva la marcia, il convoglio metteva in rotta verso la costa istriana. Verso la mezzanotte, dopo aver lasciato le due torpediniere, il M.A.S. proseguiva all’atterraggio con a rimorchio il battellino della 1 P. N., e verso la prima ora del 13 Agosto e a circa 100 metri dal- lo scoglio Rovere fermava i motori elettrici. Alle ore 1.05, con l’ausilio del piccolo battello condotto dal Sig. Procaccini, i due informatori sbarcarono sulla costa di Fontane, e alle ore 2.30, avvenuto il ricongiungimento con le due torpediniere, il convoglio metteva in rotta per Venezia. — 413