Il, MONTE PERALBA DAL QUALE NASCE IL PlAVE
I	CRITERI D’IMPIEGO DEI M.A.S.
     Nella notte dal 5 al 6 Luglio 1918 le torpediniere 18, 15 e 13 0. S. con i M.A.S. 18 e 94, che erano partiti da Venezia in missione di agguato sulle rotte di sicurezza Sud di Pola, dovettero rientrare a causa di una avaria in macchina della 15 0. S.
    Essendo stato disposto dal Comando in Capo di Venezia con foglio 2304 RII. dell’8 Luglio 1918 «li riprendere gli agguati anche sulle rotte di sicurezza Nord di Pola, nella notte dal 18 al 9 partivano da Venezia le torpediniere 3, 40, 42 P. N. con i M.A.S. 94 e 95. Ma la missione non potè essere portata a compimento a causa del mare.
    Il Capo di Stato Maggiore della Marina nella circolare emanata il 10 Luglio 1918 riguardante
—	i criteri d’impiego dei M.A.S. — così si esprimeva :
    «.....La lattica dei M.A.S. è ancora nell’infanzia, ma queste armi nuove hanno già dato —- essenzialmente per virtù ed ardire di uomini — un rendimento bellico di primaria importanza, ed hanno pure una giovine ma gloriosa tradizione. Sia essa sempre /iresente alla schiera dei Comandanti che si va formando, i <piali devono aggiungervi nuovi fasti e nuove glorie. Nell’impiego dei M.A.S. la sagacia sia sempre congiunta all’audacia; i Comandanti osino l’inosabile, e sappiano che tale condotta sarà sempre onorevole e altamente stimata, anche quando la fortuna non corrisponda al valore, e l’unità di loro comando vada perduta ».
f° Revel
NOSTRE INCURSIONI AEREE SU POLA
     Nella notte dal 16 al 17 Luglio 1918 due dirigibili della nostra Marina bombardarono Pola, e
nonostante l’intenso fuoco avversario, gettarono 800 chilogrammi di esplosivo sulle opere militari di Brioni Minore, Scoglio Olivi, Arsenale e Torre Orlando. Questa azione era il preludio di un’altra in più grande stile contro la maggiore base avversaria.
    All’ondata dei Caproni, che erano partiti da Padova alle ore 5 del 17 Luglio, seguiva immediatamente quella degli idrovolanti da Sant’Andrea in direzione di Punta Maestra e poi sulla congiungen-te Punta Maestra-Capo Compare, che nella formazione più serrata possibile seguirono la rotta tracciata dalle scorte navali, costituite da cinque torpediniere e due M.A.S., ed appoggiate dalle Squadriglie CC. TT. «Orsini» e «Missori».
    La breve precedenza sui Caproni degli idrovolanti, che erano protetti da velivoli da caccia della 242a Squadriglia di S. Nicolò di Lido, ebbe il duplice scopo di paralizzare l’uscita degli idrovolanti nemici, di complicare e disturbare l’osservazione e il tiro antiaereo.
    Così 47 apparecchi da bombardamento, dei (piali 20 Caproni dell’Esercito, scortati da 41 velivoli da caccia, di cui 10 dell’Esereito, bombardarono le opere militari e la Stazione Idrovolanti di Pola in due successive ondate.
L’AVIAZIONE MARITTIMA NEL LUGLIO 1918
    Durante il 1918 le azioni aeree furono assai più intense, e l’Aviazione della Piazza Marittima di Venezia, al Comando del C. di F. Valli, ebbe uno sviluppo grandioso ed incessante.
     Circa 83 apparecchi erano a disposizione della Piazza e servivano di ausilio alla Marina nelle esplorazioni quotidiane sul mare, nella scorta di convogli, in azioni di ricognizione e bombardamento sulle località maggiormente agguerrite del nemico, nella regolazione del tiro delle batterie di Marina al fronte terrestre, in servizio di pattuglie di sicurezza aeree, in appoggio alle fanterie durante operazio-
Le GLORIOSE FERITE RIPORTATE DAL C. T. «STOCCO» NEL COMBATTIMENTO NAVALE DEL 2 LUGLIO 1918
 - 412