di Brazzà », a loro ben note fin dal Novembre scorso, si dirigevano all’argine del fiume in corrispondenza della prima Casa Allegri. Indi prolungavano l’azione fino nei pressi delle « Fornaci di Brazzà », portando disordine e scompiglio nei piccoli presidi die incontravano, dei quali parte fugavano e parte uccidevano, compresi gli Ufficiali di Artiglieria osservatori. « Nello stesso tempo in cui si svolgeva l’irruzione sulla prima linea, la 4a. e 5a. Compagnia di Grado si accodavano agli arditi, e dopo aver combattuto con reparti della prima linea nemica, dai quali specie la 5a. Compagnia ebbe a subire sensibili perdite, proseguivano sospinte da vivo entusiasmo sulla 2a. linea che occupavano. Successivamente entrava in azione l’altra Compagnia del Grado. Più tardi si portava sulla nuova linea la 12a Compagnia del Battaglione Golametto. « Dette Compagnie, vinte le ultime resistenze nemiche, si schieravano sulla linea Ca’ Arzaretti-Ca’ Veronese. Contemporaneamente il Comandante del reparto arditi, nonostante che avesse osservato Lo SCOPPIO DI UN PROIETTILE IN ARRIVO Lungo il Gavetta ■ Un ponte di barche lo scompiglio ed il panico prodotti dalla vivace azione anche nelle linee arretrate, richiamava indietro i suoi uomini, e prendendo il diretto Comando delle Compagnie, dopo aver constatato che sulla linea Ca’ Veronese-Ca’Arzaretti non avrebbe potuto rafforzarsi efficacemente, data la natura del terreno in parte acquitrinoso e in gran parte scoperto, si rafforzava sulla linea già in antecedenza proposta dal Comandante del Battaglione, e approvata da questo Comando. « Come ho già fatto presente a V. E. nel sommario rapporto inviato precedentemente, se la preparazione fosse stata meno affrettata, se si fossero conosciute anche approssimativamente le forze, delle quali il nemico disponeva in questo settore e in quelli contigui, e se di conseguenza il Comando di Reggimento fosse stato mentalmente più preparato, Fazione avrebbe potuto avere più largo sviluppo. Siccome Fazione era stata predisposta su obbiettivi ben definiti, non si erano organizzati i collegamenti corrispondenti sullo sviluppo dell’azione. Ad o- gni modo questa operazione ha dimostrato l’ammirevole slancio degli uomini, tutti animati dal più vivo entusiasmo. « Il Comandante del Battaglione Grado, Capitano di Corvetta Speciale, benché da poco tempo abbia assunto il Comando, ha dato prova nella circostanza di prontezza, energia e sereno valore. Egli è stato nel compito efficacemente coadiuvato dal Capitano di Fanteria Ezio De Michelis, il quale fu prima di esempio agli arditi, ed in seguito, come Capitano più anziano delle Compagnie schierate, l’organizzatore intelligente e pronto alla nuova linea. « Durante la notte, verso le ore una, un reparto nemico della forza corrispondente a circa mezza Compagnia, forse casualmente ha tentato di penetrare nella linea dal lato di ponente, il lato meno sorvegliato. Un vivace contrattacco ha immediatamente respinto il reparto nemico, che ha lasciato sul terreno qualche morto e qualche prigioniero ferito. — 313 —