ASSISTENZA E SALVATAGGIO 107 fili (almeno pel diritto marittimo, e si può trarre esempio decisivo pel diritto generale delle obbligazioni) netto il principio della interpretazione sociale dei contratti- Non è solo l’analisi soggettiva del negozio giuridico, ma l’analisi obiettiva di questo che deve valere. La teoria dell’autonomia della volontà (legge del contratto, legge che fa essa la giustizia dei rapporti sociali) dev’essere sostituita, ed é sostituita a frammenti, a sforzi di amplificazione dei classici concetti della giurisprudenza, dalla autonomia della volontà rispondente a solidarismo sociale : la giustizia del contratto ; non il contratto che s’impone alla giustizia, nella vita umana di relazione, rinnegandola. La nozione di scopo soppianta o penetra col profilo di causa finale la vessata nozione di causa dell’atto giuridico ; e, per ciò, o diventa inutile la ricerca della causa subiettiva ; o essa si sposta, e si fonde in un apprezzamento di valore obiettivo del contratto (1). La volontà individuale, insomma, è una libertà, cioè un’attività giuridica, non è un egoismo che si lanci nella lotta della vita riportata ai sottostrati biologici, ma nella lotta della vita che dà il rendimento morale dell’umanità. E si capisce che si gerarchizzino e si subordinino i rapporti delle obbligazioni ; obbligarsi è legarsi, è sotto- (1) v. Duocrr, Lei tra*formntioru* géntralrx du droit privi deputi le Code Napoleon, spec. pag. 38, 84 e seg. — v. anche Leu tra-uformation* du droit puòllc. pag. 157 e seg. La critica, che si è fatta profonda nel campo del diritto pubblico, per le vedute fondamentali, su la concezione del diritto, che esso ha discusso, è passata a conquistare le elaborazioni del diritto privato segnatamente del diritto delle obbligazioni, dove si pone il problema cosi : • Comment limi-ter le domaine des obbligations pour que la liberté ne soit pas trop faible?» v. Dbmooi-e I, 26; e la definizione dell'atto giuridico ricavata dalla critica del Duguit, • celul où le but social poursuivi, concorde avec une volonté individuelle ». La derivazione dalla critica giuspublicistica è affermata replicamele dall’eminente giure-consulto. v. I, 13, e II 742 nota.