ASSISTENZA E SALVATAGGIO 37 mai avvicinara/flrimorchio all’assistenza, se manca il sinistro, se m^nca, cioè^ pericolo E d’altia partejnon si può mai /avvicinargli salvataggio al rimorchiasse manca il contralto, se, ciw, il jfniurchio di cose nau^agate è occasionale/E quindi (per l'assistenza), se c’Mfel fatto il salvamento Ha un pericolo di nave, anche se ciò avviene in seguito a\un contratto di rimorchio, c’è assistenza, e non rimorchio;*), in altre parole, c’è dritto alle conseguenze giù-ridiche delTassistenza, e non ai semplice prezzo del contratto di rim^Khio ; se c’è il rimorchio dei recuperi per caso e senza contatto, c’è salvataggio e non rimorchio. La controversia, duTftfWGfcjionèdubbia nè logicai sorge a proposito delie determinazioni affT^ssistenza in mare nei sinistri, ma a proposito del contratto di rimorchio : si domanda, cioè, se una nave, avendo assunto il trasporto di un’altra nave spossessata, abbia pel contenuto di questo negozio giuridico il devere contrattuale di tra-sportare, malgrado che nel fatto stesso deila nave spossessata inerisca un pericolo per essa ; e se, convenendosi il rimorchio in ambiente di cattivo tempo di mare, per ciò stesso il rimorchio cessi di essere queU’ordinario contratto che è. per trasformarsi nel rapporto di assistenza. Quest’ultima soluzione per noi non è dubbia : il contratto di rimorchio di un battello in avaria nell'impossibilità di dirigersi da sè è sempre un contratto di assistenza- - E’ ciò che vien detto rimorchio accidentale in contrapposto a rimorchio normale, quello dei trasporti ordinari (1). Perocché il contratto di rimorchio si può presentare in due posizioni di fatto : tempo calmo, e tempo cattivo ; il (1) v. Waiil & 622. #