44 C’ è contratto di rimorchio — ha detto, — e basta ; senza analizzare il rapporto. C’è sinistro in corso di esecuzione di detto contratto. E allora è assistenza perchè non rientra nella esecuzione del contratto. Ha parlato anche di un contratto di rimorchio straordinario, per distinguerlo dal rimorchio senza pericolo : e sarebbe appunto il rimorchio con pericolo non immediato, ma possibile e preveduto (1). La parola straordinario non è bella di fronte a un fatto, che è ordinario. E poi non è una straordinarietà del rimorchio, ma un altro fatto, l’assistenza, che interviene pel pericolo ; e finalmente, se giuridicamente, cioè praticamente, l’effetto del contratto di rimorchio straordinario è io. stesso dell’assistenza, non vai la pena coniare un’altra parola tecnicamente non adatta. « Il rimorchiatore, (secondo il Ripert), che si limita alla trazione della nave, non fa che compiere l’obbligo a suo carico; e non potrebbe ammettersi assistenza per ciò solo che il rimorchiatore e il rimorchiato corrono dei perieoi* in corso di operazione (2). Per le considerazioni di sopra espresse non siamo di accordo con l’eminente giurista. La trazione con pericolo è cosa diversa dall’ordinaria trazione ; quindi, se è convenzionalmente considerata ed apprezzata, allora c’è un rapporto che si avvicina, se non vi rientra in gran parte, all’assistenza. Se non è conside- malgrado la rottura dell’ancora e il pericolo che corre, non abbandona la nave che è incaricato di rimorchiare o tenta di soccorrerla», v. le decisioni del Tribunale Superiore Anseatico, Rer. Meni, de Droit ma rii ime XXV, 241 - XXVI, 225. Altre sentenze richiedono per l’assistenza il pericolo del rimorchiatore. (Il v. spec. Rev. ini. de Droit Maritime IX, XVII, '.XIV, XXIII, XXVIII, III, VI, XIV, XXV, XXVI. (2) Rivert, I, c. 2162. m* f. N,