ASSISTENZA E SALVATAGGIO 61 tore, nella determinazione del compenso al gestore, determina una misura e la proporzione al fatto obiettivo che è quello che è, il fatto di mare, il sinistro, il pericolo con una valutazione dei rischi che non sono voluti o non voluti, che non debbono presumersi voluti o non voluti da un interessato, da un dominus negotii, ma che sono inerenti all’assistenza e al suo successo. Cade conseguentemente anche in rapporto all'actio de in rem verso, dove questa nega, applicata per esempio nel caso menzionato del successo parziale, il criterio della proporzione dell’arricchimento aH’impoverimento dell’assistente. Invece è sempre all’utile risultato anche parziale, con un criterio dell’arricchimento per sè dell’assistito, che bisogna badare. § 9- - ^Natura giuridica del salvataggio-recupero Anche il salvataggio-recupero può essere materia di convenzione, e in questo caso fa norma la legge del contratto (1123 Cod. it ). Fuori i casi di contratto chi trova la nave abbandonata e carico, e riesce a metterli in salvo in uno dei porti dello Stato, ha diritto all’ottavo del valore di nave e carico ; chi trova altre cose ha diritto al terzo del loro valore, oltre sempre il rimborso delle spese. Trovare è il carattere giuridico del salvataggio strido sensu, fatto occasionale (1); e ciò ha determinato nella tradizione ma- come fonte di obbligazione che dà diritto a risarcimento di danno e rimborso di spese. È fatta eccezione per navi inglesi o navi nelle acque inglesi che si trovano in pericolo di naufragio: il proprietario della nave è legalmente obbligato di pagare al salvatore di vite umane una ricompensa appropriata (talvage). Merchant Shipping Acl» 1894 s. 546, V. A. Curti Droit commercial angioli, pag. 124. (1) La giurisprudenza dà valore differenziale tra assistenza e salvataggio al fatto occasionale, all'incontro fortuito, ma riconosce poterci essere anche salvataggio • quando il salvatore si è messo