ASSISTENZA E SALVATAGGIO 91 la minaccia, e per ciò la violenza, nel fatto negativo che io non soccorro (1). Questo significa trovare il fatto nel non fatto, in ciò che io non faccio. E potrebbe esser logica la estensione, se esistesse preciso nel diritto obiettivo l’obbligo dell’assistenza in generale, mentre, come si è visto, esiste solo per le persone. E anche ammesso quest’obbligo, esso esiste con la rimunerazione demandata anche alle volontà di un contratto. Io debbo assistere con facoltà libera di contrattare un compenso; Il pericolante deve essere assistito con la facoltà libera di proporre od accettare la prestazione di un compenso, quindi o si nega la possibilità del contratto, o si esclude che il non prestare il soccorso sia una minaccia, una violenza contro il sinistrato. Anche il reato di omissione di soccorso è impossibile logicamente che si formuli e si concepisca come reato di minaccia, ammesso pure che non solo io non presti il soccorso, ma che dica e-spressamente : non voglio prestare il soccorso. E’ azione, certo, deplorevole e riprovevole, ma non è nel quadro della (1) v. Pi.aniol (Dr. Civ. Il, 1076) rende l’assistente colpevole di un fatto costitutivo della violenza « en menaçant la personne en perii de l’y laisser succomber, alors qu’il a le pouvoir de l’en retirer » — v. anche Fadda k Bknsa nelle note a Winpkrcheid su cit. pag. 295: «Vero è che la minaccia (art. 1113) Indica di necessità qualche cosa che risiede neU’arbitrio del violentatore ; ma ciò che qui si minaccia é la non prestazione del soccorso che appunto è o si presume di essere in tale arbitrio». Dottrina e giurisprudenza tedesca e svizzera hanno conservato il principio classico del diritto romano. Ma il RBiciisoBRUHr scrive : • I motivi determinanti di un contratto che risultano da uno stato improvviso di necessità non divengono delle minaccie per questo solo fatto che l’altra parte conosce questo stato e che anche si sia espresso > (26 settembre 1900. v^ Nìkuaxn', Zar Lthre von der Drohung de» § 12-3 lì. G. B. intbeton-dere von dem B egri (¡e der WiderrecA/lichkelt, pag. 19. • i