ASSISTENZA E SALVATAGGIO 9 niversale al di sopra di costumi e statuti particolari. Il che, mentre da una parte risponde all’esigenza nostra di una marina superre^ionale e supernazionale nell’assistenza, dall’altra parte dimostra quanto la pratica di quel tempo si discostasse ancora dagli ammonimenti che l’ignoto autore raccoglie dall’autorità di quelle sentenze. Si potrebbe, di passata, osservare ironicamente, che, come nella civiltà giuridica antica, che si prolunga nelle agonie medioevali, anche per la civiltà contemporanea abbiamo spettacoli e manifestazioni forse identiche, ed anche più gravi, del brigantaggio dell’y'uj naufragi'. Che di diverso, infatti, nel diritto di guerra, insegnato come scienza giuridica dai professori ufficiali, senza che ci s’incomodi troppo a proclamare tutta la barbarie e l’abissale negazione di ogni diritto che la guerra perpetra; e ripetendosi il luogo comune (comuni qui vuol dir scemo) che la guerra ci deve esser sempre ? La Chiesa, anche qui, come pel diritto di naufragio, come per la schiavitù, come pei servi della gleba, come per gli scorticamenti coloniali, geme astrattumi in qualche lettera pastorale o in qualche predica rurale. Ma non cessa, d’altra parte, mai di stare accanto in eccellente compagnia coi poteri di tenebra che scatenano le guerre ; e benedice le bandiere, entrambe, quelle degli uomini che massacreranno di più e quelle degli altri che saranno massacrati. E serba il Te Deum laudamus (che bel canto e che btl sermone della montagna quello che si leva da una montagna di cadaveri) per i primi, se a base di gas e di sottomarini o di aeroplani i secondi non muteranno la vicenda accaparandosi essi con un cimitero più ricco di rovine e di recuperi gli sgolamenti ieratici.