ASSISTENZA E SALVAI AGGIO 29 della indiscutibilità della legge in quanto riguarda la sua formazione è canone dominante di ermeneutica, la cui forza più che dalla realtà si attinge dal principio della rigorosa osservanza della legge. Si può cercare se ci sia, ove manchi l’espressa, una abrogazione tacita, per uno degli altri criteri delle Preleggi (art. 5 Disp. prelim, Cod. Civ.). E' regolata tutta la materia di naufragi e recuperi dalla legge del 1925 per modo che debbano ritenersi cadute tutte le disposizioni anteriori ? Dal fatto che questa del 1925 e il nuovo Progetto di codice marittimo definiscono, che intendono disciplinare « qualunque fatto di assistenza o salvataggio » parrebbe di si. Avremmo una regolamentazione di tutta la materia : perciò caduto anche tutto l’art. 134 del Codice della Marina Mercantile. - Ma dal fatto che nella nuova legge non sono effettivamente menzionati sostanzialmente che i salvataggi materiati di soccorso, potrebbe ritenersi che si assimilino all’assistenza tutte le forme possibili di salvataggio, sia pure con la maggiore larghezza di assimilazione ; ma che restino estranei i casi del recupero che (mancando il rapporto con l’attività della nave) vi rimangono materialmente estranei. C’é di più : l’art. Il della legge del 1925 per la ripartizione del compenso di assistenza o di salvataggio tra il proprietario della nave, il capitano e le persone dell’equipaggio, prescrive che debba essere regolata dall’art. 138 del Codice della Marina mercantile. E l’art. 138 parla dei casi previsti dagli art. 134 e 135 e degli oggetti abbandonati o perduti o trovati dall’equipaggio, cioè dei recuperi : e gli art. 134 e 135 non riflettono che appunto i recuperi, sono, anzi, essi tutta la materia del sai-