ASSISTENZA E SALVATAGGIO 117 b) li secondo elemento è il pericolo. Anche qui è alla valutazione del grado di pericolo, intensità maggiore o minore, che si riferisce la legge : giacché anche il pericolo è fatto inerente all’ assistenza (senza pericolo, non c’ è assistenza) : ma sul punto di valutare merito e sforzi dell’opera pel compenso é il rischio che va stimato, rischio che può essere corso anche dalla nave assistente, ma che sicuramente esiste per la nave assistita. c) 11 terzo elemento: il tempo impiegato. Con la perdita di tempo per l’impiego fattone nell’ assistenza si va incontro a supplemento di salari per 1’ equipaggio, ad aumento del premio di assicurazione (1). d) 11 quarto elemento : spese e danni sofferti : il combustibile consumato in tutta 1’ operazione (spese) ; i guasti della nave secondo le possibilità e il valore delle riparazioni necessarie (danno emergente) ; eventuali guadagni che avrebbero potuto essere realizzati (lucro cessante) e) il quinto elemento : i rischi di responsabilità. Perocché per provvedere all’ opera di assistenza i salvatori possono aver violato, attardandoli o non eseguendoli del tutto, gl’ impegni, cui la nave era legata verso terzi. E’ vero che in questo caso tale responsabilità avrebbe la scusa della forza maggiore (il sinistro e l’opera prestata) ; ma la giurisprudenza ha ritenuto che I’ essere esposta la nave per il che viene a mancare il successo, decide che il successo non é indispensabiie per dare il dritto alla indennità » (American Marinine Casts, 726j. <1) v. giurispr. cit. in Rev. ini. dr. mar. XXVI, 668, XVII, 750, XXVI, 668, 679. Anche, però, la rapidità di un salvataggio, perchè vi si riscontri uno sforzo più abile che vince il tempo, resta un coef. fidente di valore di un salvataggio. E’ il rapporto tra tempo, rapido o meno, e sforzo dell’opera di assistenza quello che misura l’importanza della rapidità o del più lungo tempo, (v. Corte Americana dei reclami, sent. 4 aprile 1927 - Amer. Mar. Cases, 708;. I «