10 IL DIRITTO MARITTIMO DI E gli Stati moderni, che si son penetrati della necessità di organizzare l’assistenza marittima, quando poi sono davanti allo straniero e al diritto di guerra credono sacro il loro egoismo di riscatenare ogni forma di barbarie anarchica, compreso il brigantaggio marittimo, e di seminare di morte con mine e sottomarini anche la divina superficie dei mari. Si deve salvare una persona che sta per anne gare ; ma si devono annegare interi equipaggi che cessano di parere uomini perchè sono il nemico. Gli Stati che han fatto le legislazioni di assistenza, come Stati politici poi riassumono l’industria dei naufragatori, di Ulpiano. Che cos’ è la diplomazia polarizzata al diritto di guerra se non la organizzazione dei falsi segnali, dei fuochi artificiali, che insidiano il cammino e gli sbocchi delle vie dei popoli? E non è questa una metafora, ma la realtà dolorosa ! Si riaffacciano nella vita contemporanea l’albinaggio, la preda, la schiavitù, le fondamentali denegazioni giuridiche che hanno solo questa giustificazione accettata dai diversi patriottismi gonfiati dai rigattieri di una filosofia ventraiuola, lo straniero, il più debole, il vinto. Malinconica contradizione de lo Stato moderno con lo sviluppo della sua modernità ! Gli eufemismi non contano : Che in questo diritto pubblico della forza (guerra e zone collaterali) si chiami politica coloniale l’invasione che strazia e sfrutta l’umanità dei popoli inferiori, a volte inferiori solo per la forza ; che si chiami indennità di guerra il bottino ; che si chiami protezione l’appropriazione dei beni altrui ; tutto ciò non modifica la sostanza del fatto. Non discutiamo qui, che non è il luogo, la guerra e l’esplicazione della sovranità internazionale degli Stati come enti politici. Rileviamo soltanto 11 forte contrasto che all’evoluzione giuridica moderna porta un diritto pubblico