209 — Il popolo urta, ignorando la servitù verso la quale andava contro gli antichi ordinamenti ; decade la metropoli veneziana di fronte alle città dell’Adriatico e del mare Tonio, di fronte a tutti i domini oltremarini, da un lato assorbiti dall’economia territoriale turca, dall’altro assorbiti dalla linfa delle potenti nazioni industriali, dall’Inghilterra, dall’Austria e dalla Francia. Eppure quella barriera che, iniziata sulle Alpi, coronava le città venete fino ai mari del Levante, battuta da forze esterne e da forze interne, resisteva. L’assedio era immenso. Se la stessa metropoli avesse aperto una falla al mare industriale straniero, la dominazione economica straniera si sarebbe estesa da un altro lato su tutti i possedimenti oltremarini veneziani. La storia non ha però ancóra detto quanto il mezzo economico ebbe a facilitare le dominazioni straniere in Italia. La genesi dell’italiano nuovo, che sorge di nuovo cosciente del proprio valore, è legata ad un processo economico davvero forgiatore. Il progressista doveva congiungersi al conservatore, doveva rifarsi italiano attraverso una resistenza viva, attraverso la pazienza e la volontà. Ma ambedue questi italiani tendono ad un primo equilibrio di scambio. A che cosa infatti conduceva indirettamente il primo scambio ? Esso conduceva ad un moderato equilibrio cbe segnava una situazione meno grave la quale poteva aiutare, per questa via, il processo di rinnovamento, dominato dalla volontà degli italiani. Raggiungere o avvicinarsi ad un equilibrio qua e là era molto, poteva essere l’occasione per svolgere una prima azione diretta alla rinascita. Noi osserviamo l’inizio di una moderata « saturazione », dominata da un processo qua e là meno lento perchè si svolgeva su terre e su paesi periferici ai paesi industriali. Venezia però non costituiva uno Stato soltanto settentrionale, ma spingeva il suo dominio verso la Grecia; era uno Stato orientato al Mezzogiorno ed al Levante. La saturazione doveva essere alimentata non nella sola metropoli, ma pure in tutte le città venete, per resistere. La saturazione doveva avvenire in ogni luogo, essere celere, sostenitrice di tutto il sistema cittadino adriatico-levantino ; doveva essere autonoma in ogni luogo. Una saturazione industriale esclusivamente metropolitana non era sufficiente a sostenere le altre città marine ed il loro dominio. Questa saturazione di scambio con i centri industriali è infatti, più tardi, lenta nella metropoli, procede a gradi, adagio adagio. Quando e come avrebbe potuto raggiungere le città della Dalmazia veneta e delle isole ioniche? 14