— 145 — Il disquilibrio tra l’economia europea e quella orientale frattanto diminuisce; il consolato, quel gancio d’attacco, che sembra a noi invisibile, ma che era un tempo formidabile espressione di potenza, perchè era quasi un minuscolo Stato, deve essere sostenuto perchè non alimentato dalla corrente e dal volume dei traffici. Cresce l’interesse alla terra; il sistema è di sollevare l’economia cittadina, non di abbatterla, di fronte e contro l’economia territoriale. La sovranità della Repubblica avvolge le città dirette e guidate; il vero dominio integrale e assoluto opera fuori di esse. La sovranità di Venezia è la difesa delle città; consiste nel diritto della Repubblica a serbare il loro assetto che deve essere perfezionato, non distrutto o limitato da regimi di sfruttamento che avrebbero segnato una diminuzione del ritmo di energia delle forze cittadine. Nel ’600 questo grande popolo cittadino condotto da una città, che aveva rinnovato i fasti di Roma, e da una aristocrazia di principi era, specialmente nel Levante, temprato ad animare le vie del mare. Ma forse sempre più ci appare chiara l’unità della colonia veneziana, sia nel tempi nei quali ebbe a sorgere come nucleo cittadino etnicamente veneziano, sia nei tempi in cui, dopo una evoluzione secolare, essa realizza un processo economico d’assimilazione e nazionale, che ha, in relazione ai mezzi, del prodigioso. I veneziani potevano davvero applicare a Venezia l’insegnamento di Roma antica, le cui colonie erano immagini della metropoli: coloniae nostrae item conditae ut Roma. L’assimilazione cittadina veniva attuata sul piano della similitudine economica; l’assimilazione extra-cittadina non doveva avvenire se non col mezzo della città coloniale, risultandone, altrimenti, trasformate le basi giuridiche della costituzione veneziana. L’assimilazione è allora tanto più facile quanto più si svolge entro i margini cittadini; tanto più difficile, quanto più le genti della terra vivono staccate e lontane dal mare dominato dalla Repubblica. Far penetrare entro l’àmbito dei consigli cittadini coloro che sono titolari di vasti possedimenti terrieri; concedere diritti cittadini; innestare la nuova potenza della terra nel vecchio ma valido organismo comunale; cittadinizzare ed assorbire le forze operanti sul territorio: ecco i rimedii efficaci che Venezia adopera non nei soli lontani possedimenti d’oltremare, ma nella Dalmazia e nel Veneto. La sovranità di Venezia interviene in una lite: ma l’intervento della Repubblica è dominato da un criterio moderno, ampio, non ristretto o passeggero. Se il processo condotto da Venezia è in sostanza diretto alla difesa del Comune, non si può affermare che tale io