— 56 — per questo che sorgenti e mezzi sono affidati ai migliori cittadini che sanno serbare per essi una rigorosa tutela. Gli occhi moderni, abituati a confrontare e valutare gli Stati dall’estensione del loro territorio — e vedremo meglio il perchè —, sono i meno atti a scorgere il tipo di Stato realizzato da Venezia fino al 1453. Fino al 1453, perchè, più tardi, la difesa della vita economica del singolo, che si può prevalentemente attuare con una collaborazione i cui effetti si ripercuotano nella tutela del territorio, ormai rappresenta l’elemento primo per la genesi dello Stato. Ma il fenomeno più avvincente per noi è quello ancora che riguarda la mobilità dell’individuo, mobilità che si spiega sì con l’intensa necessità di esso, ma sempre pure con il valore altissimo dell’individuo di fronte a qualsiasi economia terrestre: nessuna breve contestata traccia di terra trattiene l’uomo che la deve coltivare perchè unico o quasi unico mezzo di sostentamento, come oggi; ma è l’uomo attivo che signoreggia enormi estensioni fondiarie, libere anche troppo alla sua disponibilità. Quanto lontani erano i cittadini dal fenomeno moderno ed odierno della localizzazione della popolazione dei Comuni italiani! Perchè dunque si è fermata la popolazione dei Comuni italiani che possiedono una storia più antica? Vari e complessi sono i fattori; ma la localizzazione di una popolazione, che fino al secolo XV era la più mobile del mondo, è una conseguenza del grande aumento della popolazione extra-cittadina che, togliendo valore, in generale, al fenomeno cittadino comunale con la creazione di altri numerosi accentramenti e segnando così il tracollo del suo predominio economico, ha pure costretto la popolazione cittadina ad adottare una suprema difesa delle sue posizioni cittadine svolgendo una intensa opera di conservazione, entro le mura e fuori le mura, dei suoi interessi, che, quando minacciati ed in pericolo, si corazzano divenendo diritti (1). Il processo ascendente verso una civiltà, non ancora raggiunta, era dominato a Venezia da pochi uomini industriosi, mobilissimi, i quali svolgevano sui mari una attività sorprendente che, in relazione ai mezzi, non si può paragonare con quella dei popoli più mobili dell’epoca moderna. (1) Proporzionatamente la popolazione dei Comuni nell’epoca moderna e contemporanea si può dire sia ferma, assediata, ostacolata a dar vita a coirenti emigratorie e coloniali. L’economia terriera domina non gruppi in Europa, ma nazioni che si contendono i territori a metri quadrati. Di qui pure appare la causa della genesi d’un interramento di Comuni nei territorii circostanti, la duplicità del sistema economico su cui poggia la vita della città metropolitana marittima (economia marittima ed economia fondiaria, quest’ultima sempre più prevalente).